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POTENZA – Era il 10 luglio del 1996 quando in un conflitto a fuoco a rione Cocuzzo perdeva la vita l’agente di polizia Francesco Tammone.
Ieri mattina, diciannovesimo anniversario dalla morte, il Questore di Potenza Giuseppe Gualtieri, durante una breve ma toccante cerimonia ha voluto ricordare il sacrificio dell’Agente scelto della Polizia di Stato Francesco Tammone, vittima del dovere nonchè Medaglia d’oro al Valor civile, ucciso a soli 27 anni la sera del 10 luglio del 1996.
Francesco, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico, quella tragica sera, durante un servizio di controllo del territorio in un quartiere periferico del capoluogo potentino, veniva colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in regime di semilibertà.
Lasciava la giovane moglie Claudia e la figlioletta Stefania, avuta da appena 2 mesi.
La commemorazione si è svolta nell’atrio della Questura con la deposizione di una corona di alloro dinanzi alla lapide intitolata al collega scomparso.
A ricordarlo come ogni anno, oltre ai familiari, moltissimi colleghi, molti dei quali ebbero modo di conoscerlo ed apprezzarlo. Alla cerimonia era presente anche una delegazione dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato con il proprio labaro.
È seguito un momento di raccoglimento e di preghiera con il Cappellano della Polizia di Stato Padre Pietro Anastasio.
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