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Sono 14.585 i positivi del giorno in Campania su 55.942 test effettuati per un indice di contagio pari al 26,07%, in aumento di oltre due punti rispetto al dato registrato ieri che si attestava al 23,92%. Otto le persone decedute nelle ultime 48 ore cui si aggiungono altri otto decessi avvenuti in precedenza. Calano invece i posti letto di terapia intensiva occupati, da 38 a 34. Così come quelli di degenza occupati: dai 739 di lunedì a 726 di ieri. Intanto in Irpinia su 3.967 tamponi somministrati in provincia di Avellino, sia antigenici che molecolari, sono risultate positive al COVID 1.213 persone. In città si registrano 159 casi. Presso il P.O. di Ariano Irpino sono ricoverati 14 pazienti, positivi al Covid: 9 in Degenza ordinaria (Area Covid), 2 in Sub Intensiva (Area Covid), 1 in ortopedia, 2 in cardiologia. Due decessi in Irpinia. Si comunica la notte scorsa al Moscati è deceduta una 83enne di Sant’Andrea di Conza, ricoverata in Area Covid. È deceduta ieri pomeriggio, nell’area Covid dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda ospedaliera Moscati, una paziente di 71 anni di Cervinara (Av), ricoverata dal 12 luglio in terapia intensiva. Sono 120.683 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 31.205. Le vittime sono invece 176: è il dato più alto dall’8 marzo scorso. Il tasso è al 23,2%, sostanzialmente stabile, e sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 519.284 tamponi. Sono invece 413 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 meno di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.975, rispetto a ieri 127 in più.

Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.452.941, rispetto a ieri 1.454 in meno. In totale sono 20.299.013 i contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 170.213. I dimessi e i guariti sono 18.675.859 con un incremento di 122.381. Sugli isolamenti Covid “si può fare qualche riduzione, ma evitando far circolare soggetti positivi che continuano a far correre il virus mettendo in ginocchio i servizi sanitari, come sta succedendo nel Regno Unito”. E’ la visione di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e professore di igiene all’università Cattolica, interpellato dall’Adnkronos Salute sull’ipotesi di un allentamento delle regole sulla quarantena. Il ministero della Salute è al lavoro per valutare la fattibilità e la base scientifica di varie ipotesi per tagliare la durata degli isolamenti dei positivi (per esempio non aspettare i 7 giorni attualmente obbligatori, fare il test dopo 48 ore senza sintomi e in caso di esito negativo tornare liberi di uscire; e, ancora, la riduzione da 21 a 10-15 giorni della durata massima dell’isolamento per il positivo). Ricciardi non esclude che si possa operare una qualche riduzione, ma invita a mantenere sempre la prudenza.

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