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Rocco Casalino con Giuseppe Conte

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ROMA – Il contratto di Rocco Casalino alla Camera finisce al centro dello scontro M5S tra contiani e governisti. Come anticipato da “Repubblica”, il capogruppo pentastellato a Montecitorio Davide Crippa si sarebbe opposto al rinnovo della consulenza affidata l’anno scorso dal gruppo Camera allo spin doctor di Giuseppe Conte parallelamente al contratto siglato dal giornalista con il M5S Senato.

Una decisione arrivata proprio mentre i rapporti tra il filo-governista Crippa e l’ala contiana del Movimento 5 Stelle (mai stati idilliaci) appaiono quasi irrimediabilmente compromessi.

IL NODO DEI CONTRATTI E IL NO COMMENT DI CASALINO

Fonti stellate a Montecitorio spiegano all’Adnkronos che la questione del rinnovo della consulenza affidata all’ex portavoce di Conte a Palazzo Chigi era sul tavolo del direttivo, “ma poi – la motivazione che viene fornita – è scoppiato il ‘casino’ della crisi di governo e il nodo dei rinnovi contrattuali non è stato più sciolto”.

All’Adnkronos, però, risulta che l’ufficio del personale abbia informato Casalino, con una mail, della ferma intenzione del gruppo di non procedere con il rinnovo del suo contratto, in scadenza il 15 luglio. Interpellato in merito, lo spin doctor di Conte si trincera dietro un “no comment”.

IL CONTENUTO DELLA MAIL INDIRIZZATA A CASALINO

“Con la presente Le comunichiamo che il giorno 15 luglio 2022 il Suo contratto scade e non è più richiesta alcuna prestazione da parte Sua”. Firmato: Gruppo Movimento 5 Stelle Camera. Questa è la mail con cui il direttivo grillino a Montecitorio ha comunicato a Rocco Casalino l’intenzione di non procedere con il rinnovo del suo contratto di consulenza.


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