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Il noto critico enologico James Suckling premia il Lacrimarosa di casa Mastroberardino in un contest che ha visto confrontarsi ottanta vini rosati provenienti da tutto il mondo.
Lacrimarosa Irpinia Rosato DOC 2016, secondo miglior vino rosé
L’azienda vitivinicola Mastroberardino ha una missione, che è quella di raccontare i segreti custoditi negli antichi vigneti dell’Irpinia e fare in modo che la loro poesia raggiunga il mondo intero. E questo racconto parla delle note delle uve di Aglianico vinificate in rosa. Una storia, quella racchiusa all’interno dei sapori e dei profumi sprigionati dal Lacrimarosa, che ha convinto James Suckling a premiarlo come secondo migliore vino rosato.
Il vino e la sua storia.
Il vino rosé ha da sempre attirato le critiche di esperti e diviso gli amanti delle vigne, considerato da molti un “non vino”. Eppure pare che i primi vini della storia fossero proprio i rosati, che infatti si lasciavano a macerare per tempi brevissimi. Secondo alcuni esperti, la bellezza del vino rosato comincia, innanzitutto, dal colore!
Il Lacrimarosa Irpinia Rosato DOC è frutto di una premitura lieve delle uve a bacca rossa, così soffice da riuscire a regalare una preziosa nuance. È un vino fresco, figlio della visione di Antonio Mastroberardino, di concentrarsi sulle sole uve di Aglianico e tralasciare l’utilizzo dei grappoli di Piedirosso, eleggendo alcuni territori delle tenute, solitamente adibiti alla produzione dei famosi bianchi, a culla del rosato che lo stesso Suckling riconosce come intenso, attraversato da note di mandarino, fragola e limone con un leggero e sinuoso sapore che ricorda il sale marino.
L’evento, organizzato da James Suckling nella splendida cornice del Resort Nai Harn a Phuket lo scorso 12 Maggio, ha visto in concorso 80 vini rosati con profumi e sapori provenienti dai più lontani vigneti e disseminati ogni dove nel globo. Sono state le vignobles francesi a dominare la competizione con i raffinati rosati, ma affiancati dai sapori delicati sia di vini autoctoni che provenienti dalla Spagna, dalla California, dal Portogallo, dall’Australia e dall’Italia. In particolare, dal bel Paese sono state nove i rosé sottoposti al giudizio del critico americano. Di questi soltanto il Lacrimarosa si è collocato tra i TOP 10, conquistando il secondo gradino del podio.
Questa la classifica finale dei migliori dieci in assoluto:
1. Château Routas Coteaux Varois en Provence Rosé 2016
2. Mastroberardino Irpinia Lacrimarosa Rosato 2016
3. Château d’Esclans Côtes de Provence Garrus Rosé 2014
4. Marqués de Cáceres Rioja Rosé 2014
5. Domaine Houchart Côtes de Provence Rosé 2015
6. Gérard Bertrand Pays d’Oc Gris Blanc Rosé 2015
7. Château Cavalier Côtes de Provence Cuvée Marafiance Rosé 2016
8. GranMonte Syrah Asoke Valley Sakuna Rosé 2016
9. Les Maîtres Vignerons de la Presqu’ile de Saint-Tropez Côtes de Provence Cep d’Or Rosé 2015
10. Roubine Côtes de Provence La Vie En Rose 2016
La degustazione come momento clou.
I vini che hanno partecipato al concorso sono stati degustati non solo da James Suckling, ma anche da suo figlio Jack. Naturalmente il tutto nella classica e rigorosa formula del tasting cieco, in modo da consentire ai profumi di guidare i sensi.
Interessante è il fatto che i vini che hanno ottenuto un rating maggiore di 90, sono stati sottoposti ad una ulteriore valutazione. Il Lacrimarosa Irpinia Rosato DOC ha totalizzato 92 punti.
Queste le note di degustazione ottenute: «Aromi incantevoli di ceneri vulcaniche, che si mescolano alle note leggere di fragole, mandarini e limoni. Un corpo medio, ricco di frutti, ed un intenso finale dal sapore minerale. Sfumature che richiamano il sale marino. Da bere, al più presto.»
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