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CATANZARO – È allarme sicurezza per gli operatori delle Ferrovie e i passeggeri sui treni. Il rischio è che le Ferrovie dello Stato, venendo a mancare i requisiti minimi di sicurezza, si possano trovare nella situazione di non poter garantire alcuni servizi. Perché quello che è avvenuto alla fermata di Villapizzone nella periferia di Milano, dove il capotreno ha rischiato l’amputazione del braccio, aggredito ferocemente con un machete da un gruppo di giovani salvadoregni e solo per aver chiesto di esibire i biglietti, non è un caso isolato.
Si è calcolato che nei primi cinque mesi del 2015 sono state già 140 le aggressioni subite dal personale delle Ferrovie dello Stato.
una a Catanzaro, pochi giorni fa. Il treno è quello proveniente da Reggio Calabria. A bordo, alla stazione di Soverato, sale una cittadina cinese. Con sé non ha il biglietto. Lo farà sul treno. La somma complessiva è di 6,80 euro: 1,80 euro il costo biglietto per arrivare a Catanzaro Lido e 5 euro di sovrapprezzo. Al capotreno versa la somma, il resto è di poche monetine. Ma quando l’uomo gliele porge lei si infastidisce. E anche tanto. Non vuole tutte quelle monetine, a dieci, cinque e due centesimi. Si infuria. In pochi minuti diventa un’altra persona. Irascibile e violenta. Comincia a gridare e a colpire il capotreno con pugni e calci. Lo prende da un braccio e comincia a graffiarlo fino a farlo sanguinare.
E quando il capotreno si “rifugia” nella cabina lei lo segue per continuare ad aggredirlo. Dopo un’ora il treno, entra nella stazione di Catanzaro Lido, l’uomo viene soccorso dagli operatori del Suem 118, mentre la donna viene presa in carico e trasferita negli uffici della polizia ferroviaria.
Alla fine, dopo qualche ora, viene denunciata per lesioni personali e violenza a pubblico ufficiale e le viene contestato anche un articolo del Regolamento ferroviario proprio perché ha tentato di sfondare la porta della cabina del treno per continuare a sfogare la sua ira sul controllore.
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