Inaugurazione Il Terreno (foto di Sergio Durrè)
3 minuti per la lettura“Guarimba” nella lingua degli indios venezuelani significa “posto sicuro”. Giulio Vita, sangue italiano da nonni calabresi di Amantea, nella sua curiosa cultura l’ha assimilata per bene mentre studiava giornalismo e frequentava sicuramente i peggiori bar di Caracas avversando il governo locale.
A Madrid invece studia cinema e sotto il cielo dei bar insieme a Sara Fratini, illustratrice venezuelana, decidono di inventarsi un diverso festival di cortometraggi. Dieci anni fa, la scelta di andare a vivere ad Amantea, la terra dei suoi avi.
La Guarimba e il cinema ad Amantea
Nel 2012 ad Amantea i tre cinema del posto erano chiusi, fiaccati dalle trasformazioni del mercato globale. Per vedere un film dovevi spostarti a Paola. Gli occhi e la fantasia di Giulio puntano la gloriosa Arena Sicoli, fantastico schermo di grandi dimensioni con 983 posti a sedere che per decenni aveva allietato i sogni di vacanzieri da Torremezzo a Nocera Terinese.
I vecchi proprietari, le persone più dinamiche iniziano a collaborare con i due giramondo per rimettere a posto l’antica Arena che aveva ospitato Et e Indiana Jones. I venezuelani diventano di Amantea. Il festival nasce e trova amici in tutto il mondo.
Ma guai a chi in Italia vuol cambiare le cose. Viene negato il nulla osta di agibilità all’Arena riaperta. Figuratevi Giulio se si ferma: ha trasferito la manifestazione in un parco naturale, la Grotta, preservando il fascino del cinema all’aperto. Il Festival La Guarimba ha ora dieci edizioni e ne hanno scritto in tutto il mondo. Ma Giulio Vita non si rassegna. Vuole creare un posto dedicato alla cultura per chi ama ancora incontrarsi e non fruirla da solo sul cellulare.
“I ragazzi del mio paese non hanno un palazzetto dello sport. I politici lo hanno promesso per anni, ma rimane un blocco di cemento. I ragazzi del mio paese non hanno una biblioteca. I 5000 libri del comune rimangono a marcire in scatole di cartone. I ragazzi del mio paese non hanno uno spazio in cui suonare. Le tre bande provano in sale improvvisate e non adatte per la musica. I ragazzi del mio paese non hanno dove vedere film sul grande schermo”.
In questo modo è nato il nuovo progetto “Il terreno”. E la Guarimba lo ha comprato lo spazio del Terreno ad Amantea: “Perché mi sono stufato delle promesse delle istituzioni e della mancanza di futuro. Perché mia nonna contadina mi ha insegnato che bisogna coltivare per raccogliere i frutti. Perché credo che questo disagio possa trasformarsi nell’energia trasformatrice del popolo”.
Giulio e i suoi amici hanno trovato gli sponsor per poter allestire il cartellone ed è qui che sorgerà la Casa della Cultura, nel frattempo ci saranno 26 eventi culturali che allieteranno l’estate di Amantea. Hanno iniziato sabato sera con il concerto dell’Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea omaggiando Nino Rota ed Ennio Morricone, mentre sul muro si proiettavano scene di Sergio Leone, Tornatore, Coppola, Fellini. Racconta Giulio: “C’era gente seduta nelle sedie, bambini nei pouf che giocavano, gente curiosa che guardava da fuori. C’era una magia nell’aria e un forte ottimismo, tipico delle cose che iniziano dall’amore. Il neoeletto sindaco di Amantea ci ha fatto gli auguri”.
Una scommessa vinta contro il pessimismo. I ragazzi del Sud sanno prendere il proprio destino in mano. Seguendo un sognatore con le stesse radici cresciuto in Venezuela. Calabresi di piccoli e grandi paesi di Calabria prendano esempio da “Guarimba”.
Dal basso costruite anche voi il vostro posto sicuro.
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