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METAPONTO – E’ tempo di class action contro gli istituti meteorologici, anche per gli operatori turistici di Metaponto, che domenica con una giornata da mare e le nubi che hanno fatto la comparsa solo tra le 17.30 e le 18, ci hanno rimesso tra i 40-60mila euro solo di ingresso agli stabilimenti balneari, sino a 120-180mila per i servizi, che potevano essere erogati e che invece non hanno avuto un numero adeguato di utenti. Ad annunciarlo è il Centro studi turistici “Thalia”, sottolineando che si ripete la querelle tra chi fa le previsioni meteo e chi lavora di turismo in pochi mesi l’anno.
Il danno è decisamente maggiore, se si aggiungono le mancate vendite di prodotti ortofrutticoli da parte dei coltivatori diretti e di acquisti in negozi. «Il caso della giornata ieri al mare a Metaponto lido e che, purtroppo, potrebbe ripetersi –sottolinea Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia, “in missione” a Metaponto– è emblematica, perchè si è trattato comunque di una piacevole giornata al mare con una temperatura decisamente estiva, anzi non di calura, condizioni del mare ideale soprattutto per famiglie con bambini e persone anziane (non a caso utenti che prediligono Metaponto), ma in tanti hanno disertato i lidi perchè le previsioni meteo, da giorni, indicavano pioggia.
A rimetterci innanzitutto i titolari degli stabilimenti che, specie a giugno, attendono la domenica per fare il massimo incasso e che si sono trovati, invece, poche decine di utenti a lido che hanno avuto il coraggio di sfidare i meteorologi. E’ una storia –dicono gli operatori del Thalia– che si ripete puntualmente e che non si può continuare a tollerare. Senza addossare colpe agli esperti di meteo, accade comunque che gli errori delle previsioni sono assai frequenti e anche in caso di incertezza sulle condizioni del tempo i professionisti del meteo che determinano ogni comportamento turistico preferiscono scoraggiare con il classico simbolo dell’ombrello. Così è accaduto che al lido “DomPablo”, tra i più innovativi per offerta di servizi e più apprezzati per qualità della ristorazione con i gusti della cucina di mare-terra. Il timore –continua Giglio- è che le bizzarie del tempo nel prosieguo della stagione estiva possano continuare a ripercuotersi sugli operatori. Poi vorrei sapere perchè sul canale telematico, come gli smartphone, non vengono aggiornate automaticamente in tempo reale le previsioni: anche su questo punto c’è qualcosa da dire. Il danno –conclude– è pesantissimo».

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