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ACQUAPPESA – L’assemblea dei soci di Sateca spa, il gestore del compendio “Terme Luigiane” di Acquappesa e Guardia Piemontese, ieri mattina ha deciso di accettare la proposta formulata da Terme Sibarite, su sollecitazione della Regione Calabria, nella persona del governatore Roberto Occhiuto, per concedere in fitto l’Azienda tirrenica, chiusa da oltre un anno a causa della contrapposizione sorta tra il gestore pro-tempore e Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese.

I due Enti pubblici locali, in particolare, violando gli accordi preventivamente siglati in sede di Prefettura, a Cosenza, soprattutto in riferimento alla individuazione di un nuovo gestore della struttura, hanno costretto Sateca spa a chiudere il compendio. La Regione Calabria, dal canto suo, non è mai intervenuta in modo risoluto per risolvere la vicenda, verosimilmente per ragioni politiche ed elettorali.

Ma ieri mattina, dopo vari annunci del governatore Roberto Occhiuto, è accaduto qualcosa, l’unica via percorribile per sbloccare la situazione di stallo in atto da quasi due anni. I soci del gestore hanno ceduto alle pressioni politiche: le Terme Luigiane saranno gestite per tre anni da Terme Sibarite e, successivamente, si potrà far valere una opzione di vendita della medesima azienda, come da clausola collegata.

La Sateca, in tale contesto, ha preteso per iscritto il mantenimento dei livelli occupazionali (molti lavoratori sono stagionali); lavoratori che non hanno per nulla digerito questa “forzatura” (approfondimento nel servizio di taglio medio, ndr), attraverso la quale Sateca è stata costretta – questa è l’interpretazione del personale – a mettersi da parte. Si è ora in attesa della rifinitura del contratto e, tra quindici giorni circa, Terme Sibarite dovrebbe partire con la gestione del compendio tirrenico. In teoria da qui a metà luglio le Terme Luigiane dovrebbero riaprire. Tanta resta, comunque, la perplessità del personale Sateca e del Sindacato, soprattutto alla luce della «oggettiva mancanza di conoscenza della struttura tirrenica da parte dei gestori delle terme di Sibari, ma anche dei noti problemi che lo stesso soggetto giuridico catapultato in questa nuova avventura vive da tempo già nella gestione ordinaria della sua struttura», è stato fatto sapere da alcuni lavoratori. Insomma, problemi su problemi e tanta perplessità. Speriamo bene.

Intanto, non appena si è diffusa la notizia della accettazione della proposta di Terme Sibarite da parte dell’assemblea dei soci di Sateca, i lavoratori si sono riusciti con il rappresentante sindacale di Cisl, Gerardo Calabria: “Con grande commozione e rammarico – è stato fatto presente durante i lavori – l’assemblea dei soci ha votato a favore della proposta di vendita delle strutture termali Sateca alla Regione. I lavoratori sono molto angosciati per il loro futuro lavorativo per il quale stanno lottando dal 2015», è stato comunicato. Sulla vicenda erano intervenuti, l’altro ieri, il parroco don Massimo Aloia e i commercianti di Acquppesa.

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