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SONO COMINCIATI i cantieri forestali del «Progetto vie blu» realizzato in collaborazione tra la Regione Basilicata e la Provincia di Matera: l’iniziativa, presentata dall’assessore regionale alle politiche agricole, Luca Braia, impiega circa 240 operatori forestali più i tecnici in accordo con il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto ed interessa la manutenzione straordinaria dei fiumi.
Gli addetti al settore forestale, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta regionale, «provvederanno alla pulizia degli alvei del reticolo idrogeologico di primo e secondo livello e quindi alla pulizia dei corsi d’acqua anche in continuità con quanto effettuato negli anni scorsi».
Braia ha spiegato che «il progetto ha una funzione strategica per il territorio del materano tesa alla tutela della regimazione dei corsi d’acqua, alla riqualificazione sotto l’aspetto strutturale e funzionale dell’intera rete ecologica, oltre che dei sistemi ambientali. Il piano garantirà da un lato la salvaguardia del territorio e della risorsa acqua e dall’altro le giornate lavorative per gli operai specializzati che vi prendono parte».
«Si tratta di un risultato importante sia perché la Presidenza della Giunta Regionale, insieme al Dipartimento Agricoltura sono riusciti a garantire le risorse necessarie, pur in un momento di particolare sofferenza del bilancio regionale e di moltiplicazione delle emergenze sociali, sia perché in tempi ristrettissimi la Provincia di Matera ed il Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto hanno attivato le procedure per l’avvio delle attività» scrivono congiuntamente Vincenzo Cavallo della Fai Cisl, Marcella Conese della Flai Cgil e Leonardo Barbalinardo della Uila Uil.
«È però evidente che il “sistema forestazione” ha bisogno di urgenti riforme e, da questo punto di vista, le organizzazioni sindacali di categoria hanno fatto in più occasioni delle proposte per efficientare gli interventi, razionalizzare la spesa, partendo dall’assunto che è senz’altro più economico prevenire piuttosto che riparare ai danni da esondazione, frana o incendio.
Così come è necessaria una programmazione di lungo periodo, perché la manutenzione del territorio si deve fare tutto l’anno e perché non è giustificabile concentrare le attività in sei mesi e avere sempre l’ansia di non riuscire a svolgere effettivamente gli interventi.
La Regione Basilicata deve intervenire profondamente nel settore attraverso uno straordinario strumento di programmazione, all’interno del quale far confluire tutti i progetti, uniformandone la gestione, perché non si possono più tollerare le attuali differenze di trattamento nello svolgimento e nei tempi di attuazione degli interventi, nel pagamento degli stipendi e perfino nell’applicazione delle norme contrattuali».
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