Francesca Scalfari e Simon Wood
2 minuti per la letturaSono stati rilasciati Francesca Scalfari, 45enne di Sesto San Giovanni originaria della Calabria (nello specifico Soveria Simeri), e suo marito, l’inglese Simone Wood che erano detenuti dal 7 giugno scorso nelle prigioni di Zanzibar dove da diversi anni vivono e dove gestiscono un resort (LEGGI).
L’annuncio della liberazione è stato dato dalla pagina Facebook “Support for Francesca and Simon”, creata da Marco Scalfari, fratello della donna. I due erano stati arrestati con l’accusa di riciclaggio di denaro.
I due sono stati rilasciati dietro pagamento di una cauzione e «dopo tre strazianti giorni di rinvii, ora ci scoppia il cuore di gioia pensando che finalmente possono stare insieme e parlare con le loro famiglie, soprattutto con il figlio Luca, ogni volta che lo desiderano – si legge ancora nel post – Nel frattempo diamo loro un po’ di privacy e il tempo per superare l’accaduto. Grazie a tutti voi per il sostegno, le preghiere e i messaggi».
Le indagini che hanno portato al processo erano partite da una denuncia fatta da due ex soci italiani di Scalfari e Wood, che si sono ritenuti danneggiati da un’operazione condotta dalla coppia su quote di maggioranza di un hotel. In una causa civile conclusasi a marzo, un tribunale tanzaniano aveva però restituito le azioni agli ex soci, la cui denuncia non conteneva le accuse che poi hanno portato all’arresto di Scalfari e del marito.
Intanto però i familiari e i sostenitori della coppia – a cominciare dal figlio 11enne Luca, che attualmente si trova in Italia con i nonni materni – possono tirare un sospiro di sollievo: «Contro di loro sono state mosse 13 accuse relative alla precedente causa civile, risalente al 2017, e ancora non si sa come siano riaffiorate ora e diventate d’interesse per la Procura di Stato – aveva scritto nei giorni scorsi Marco Scalfari – Zanzibar è stata per più di 15 anni ed è tuttora la casa di mia sorella e della sua famiglia».
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