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IRSINA ha la sua “Bibliomediateca”, intitolata a Fedele Romano. Dopo un lungo iter burocratico, durato oltre vent’anni, che ha visto il coinvolgimento di diverse amministrazioni, succedutesi nel tempo, è toccato al sindaco Angelo Raffaele Favale, tagliare finalmente il nastro, e quel sogno è diventato realtà, di un uomo che ha devoluto tutti i beni alla sua città natale, pur di raggiungere l’obiettivo di vedere realizzare, in un tempo futuro, una Casa della cultura per la sua città, chi oggi farebbe la stessa scelta.
Favale ha consumato così l’ultimo atto ufficiale del suo mandato, alla presenza della popolazione irsinese, di alcuni familiari della donatrice, Paolina Sylos Labini, le autorità politiche ed istituzionali, consegnando le chiavi dell’importantissimo nuovo Centro multimediale, dotato di sofisticatissime attrezzature, all’associazione “Link”, aggiudicatrice dell’appalto. Dopo la benedizione di sua Ecc. Mons. Gerardo Forliano, parroco della Concattedrale, la scopertura della lapide posta all’ingresso del Palazzo, che attesta in sintesi l’atto di donazione, fatta alla città di Irsina da Paola Silos Labini, per volere del defunto coniuge, Fedele Romano. Alla cerimonia erano presenti: Francesco De Giacomo, presidente della Provincia; il comandante della Compagnia Carabinieri di Tricarico, Maurizio Laurito con l’omologo della Stazione di Irsina, maresciallo Abgelo Campa; il capitano della Stazione delle a Guardia forestale; Clemente Garzone, assessore alla Cultura; Eufemia Verrascina, assessore alla Formazione; Giuseppe Gurrado, sindaco di Irsina ai tempi della consegna della donazione; Mimmo Amenta, il sindaco che ha preceduto Favale; Mino Vicenti, responsabile dell’associazione Link, denominato “Fedro” e numerosi altri addetti ai lavori.
«I cittadini di Irsina saranno per sempre grati alla famiglia del notaio Fedele Roman, alla moglie, Paolina Sylos Labini e a tutti i familiari. -ha detto Favale- Questa sarà la Casa della cultura per tutti gli irsinesi ed i primi ringraziamenti li voglio rivolgere ai sindaci che mi hanno preceduto, ed ai dirigenti comunali, Domenico Smaldone, Giuseppe Dicandia, Giacomo Leone e al geometra comunale Nicola Amato, che hanno lavorato tanto, sin dall’inizio».
Il Centro sarà operativo ed aperto al pubblico solo tra alcuni giorni, è situato su diversi piani, in un antico palazzo nel centro storico; ci sono voluti diversi anni per realizzarlo, per raggiungere un risultato di grande qualità. Computer in rete, con funzioni di televideoconferenza, per sviluppare formazione e comunicazione interattiva con altri centri. Questo consentirà di avvicinare il territorio e la comunità tutta a un’Europa sempre più appetibile per lo sviluppo e la ricerca di progetti, uno strumento in più nelle mani di chi vorrà approfittare, per dotarsi di strumenti irrinunciabili, per lo sviluppo di progetti formativi ed imprenditoriali. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, quando saremo in grado di conoscere l’intera offerta della Carta dei servizi, offerta dal centro. «Ci occuperemo di formazione per conoscere meglio l’Europa –accenna Vicenti– cultura senza barriere e la conoscenza dei valori della cultura universale. Irsina ha un patrimonio paesaggistico su cui puntare, tra i programmi da sviluppare, puntiamo alla realizzazione di Festival, programmi per Cineasti e Info Point permanente per i giovani». Dopo la visita del centro, la cerimonia è proseguita con “Teatralità, Poesia e Canto”.
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