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Antonio Marino

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VIGGIANELLO (POTENZA) – Altro dramma sul lavoro, questa volta in Campania, nella zona industriale di Sparanise (in provincia di Caserta), dove ieri mattina ha perso la vita Antonio Marino, operaio che a luglio avrebbe compiuto 60 anni, che viveva a Pedali di Viggianello ma era originario di San Severino Lucano.

Non sono ancora chiare le cause della morte, per cui, chiaramente, il condizionale è d’obbligo ma, secondo una prima ricostruzione, la vittima – che ha lasciato la moglie e due figlie – potrebbe aver accusato un malore, che gli avrebbe fatto perdere i sensi e battere la testa.

Sarebbe questa l’ipotesi al vaglio dei carabinieri della compagni di Capua. Non troverebbe conferma quanto riportato inizialmente da testate locali secondo la quale l’uomo sarebbe stato travolto da un mezzo guidato da un collega.

Da quanto si è appreso a lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni suoi colleghi che lo avrebbero trovato a terra con ferite alla testa. Il decesso è avvenuto dopo il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta. Per fare piena luce sulla vicenda la Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia sulla salma.

Alla famiglia sono rivolte le parole di cordoglio, pronunciate ai nostri microfoni dal sindaco Antonio Rizzo.

«La comunità si è svegliata con questa triste notizia che ci lascia tutti attoniti – ci ha detto il primo cittadino viggianellese – Antonio era conosciuto da tutti, padre di famiglia serio e grande lavoratore. È ancora più difficile accettarne la morte, non dovrebbe accadere mentre si lavora per portare il pane a casa. Alla moglie e alle figlie, la vicinanza mia e di tutta la comunità. Che la terra sia lieve a lui e che possa dare forza alla sua famiglia».

La Valle del Mercure viene sconvolta ancora una volta da una tragedia sul lavoro dopo quanto successo a Armel Dabrè, morto in quello che, da quanto si è appreso, sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro (LEGGI).

È stato questo il triste destino dell’operaio deceduto giovedì mattina mentre lavorava nella Centrale del Mercure.

Di origini africane, del Burkina Faso, e da anni residente a Mesagne nel brindisino, era in trasferta alle dipendenze di una ditta pugliese impegnata nella riqualificazione dell’impianto a biomasse e nello smaltimento di un gruppo ormai dismesso.

Sul posto erano intervenuti, inutilmente, i sanitari del 118 mentre, la Procura di Castrovillari, per fare luce sulle cause del decesso, ha aperto un fascicolo sulla vicenda disponendo l’autopsia sulla salma e il sequestro dell’area in cui è avvenuto l’incidente.

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