Il momento del taglio del Nastro con Emanuele e Vivienne Ionà e il presidente di Bmw Italia Massimiliano Di Silvestre
4 minuti per la letturaCAMPO CALABRO – Bmw “fiorisce” a Campo Calabro. La concessionaria del futuro strutturata secondo un nuovo paradigma: non più un confronto tra opposte parti, acquirente e venditore, ma un incontro nel segno dell’accoglienza e della reciproca soddisfazione.
Nasce a pochi passi da Reggio Calabria il prototipo “dell’autosalone che sarà”. Nasce in un laboratorio che Bmw ha voluto all’estremo lembo d’Italia affidandosi ad un gruppo imprenditoriale, il gruppo Ionà, che da sempre fa della voglia di “intraprendere” la propria strada maestra (a maggior ragione in Calabria).
E a tenere a battesimo questa scommessa è giunto direttamente il numero 1 di Bmw Italia, Massimiliano Di Silvestre. Questi subito chiarisce che «ci siamo scelti insieme, non è solo Bmw Italia che sceglie Emanuele e Vivienne Ionà ma anche loro che scelgono di fidarsi di Bmw Italia».
Un reciproco venirsi incontro «per una nuova sfida che segna la rinascita per Bmw su Reggio Calabria con programmi molto importanti e una sede rappresentativa degli standard futuri del gruppo Bmw».
Il tutto nel segno di una certezza ribadita da Di Silvestre: «La famiglia Ionà ci sembra il partner ideale per affrontare le sfide della mobilità del futuro».
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Il futuro è l’elettrico e per Bmw è già presente
E proprio di futuro Di Silvestre parla quando mette in luce che Bmw «è un’azienda che è molto orientata alla tecnologia, allo sviluppo di nuovi prodotti». Un futuro che non può prescindere «dalla capacità di generare relazioni, di vestire la tecnologia con un nuovo modo di approcciarsi al mercato. È questa la sfida che raccogliamo volendo dare anche un segnale, partendo da Reggio Calabria, a tutta l’Italia».
Non può mancare una riflessione sulla recente decisione dell’Ue di fissare il 2035 come data di definitivo passaggio all’elettrico. Sul punto Di Silvestre sfoggia il lavoro fatto negli ultimi anni da Bmw: «Siamo pronti a questa sfida perché il cambio di approccio l’abbiamo fatto negli anni 2000, abbiamo lanciato la prima auto elettrica nel 2013, la seconda vettura ibrida nel 2014 e da lì siamo partiti a studiare l’elettromobilità».
Ma non si tratta solo di quanto già fatto perché «entro la fine di quest’anno, e quindi non in futuro, Bmw avrà 15 modelli elettrici che ci consentiranno di coprire il 90% dei nostri segmenti di mercato. Questo vuol dire – garantisce – che noi siamo sull’elettrificazione non a parole ma con i fatti, senza dimenticare però il resto».
E il “resto” altro non è se non le motorizzazioni tradizionali che benché giunte al tramonto causa forza maggiore restano ancora oggi un elemento rilevante dell’attività industriale. In quest’ottica il numero 1 di Bmw Italia ricorda l’anniversario della serie M, la sportiva di Bmw, che quest’anno compie 50 anni. Un traguardo che sarà celebrato con alcune innovazioni, senza dimenticare che «la serie M è l’anello di congiunzione con l’elettrificazione visto che qualche settimana fa abbiamo presentato la prima Bmw M elettrica».
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Bmw apre a Campo Calabro la concessionaria del futuro, la soddisfazione di Emanuele Ionà
Grande soddisfazione ed entusiasmo traspaiono dalle parole di Emanuele Ionà che descrive la nascita di questa concessionaria come l’esperienza «più sfidante, più avvincente perché ci affacciamo in un mondo che fino a pochi mesi fa non conoscevamo». E poi sulla nascita della concessionaria Bmw a Campo Calabro racconta: «Siamo stati fortemente voluti e cercati da Bmw, uno dei pochissimi casi di un corteggiamento di una casa madre verso un gruppo e non viceversa. Abbiamo ricevuto complimenti e apprezzamenti che ci hanno fatto piacere e ci hanno fatto iniziare questa esperienza che sono certo sarà un’esperienza di grande successo».
E se da un lato Bmw scommette su Ionà dall’altro Ionà scommette sulla Calabria: «Credo nella Calabria, ho investito in Calabria, abbiamo 7 concessionarie e 150 collaboratori, guai a non credere alla Calabria, sono certo che risorgerà».
Per l’imprenditore calabrese la risposta è che «ci vogliono imprese come queste, bisogna far capire alla gente che in Calabria con onesta, serietà, puntualità, precisione e professionalità le cose si possono fare, probabilmente l’arrivo è un po’ più lungo ma comunque c’è. L’importante è crederci. Sempre».
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