Una delle nuove sale cinematografiche dell'Unical di prossima inaugurazione
3 minuti per la letturaOLTRE cento studiosi di cinema e teatro, italiani e stranieri, sono attesi all’Unical dal 29 al 31 maggio per il convegno internazionale “Pensare l’attore. Tra la scena e lo schermo”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici e dal Centro Arti Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria.
Un appuntamento che non è dedicato solo all’accademia, ma tiene insieme – in linea con la politica del Cams – ricerca, didattica e momenti di spettacolo.
Tutto ruoterà attorno al Teatro Auditorium, cuore di quella cittadella della cultura che il campus ha l’ambizione di ospitare: la tre giorni sarà la prova generale di quello che il Tau – che è un teatro, ma non solo questo – si candida a diventare nel prossimo futuro. Basta dare un’occhiata al programma: tavole rotonde, dibattiti anche in più sessioni, presentazioni di libri, una mostra, la presenza di registi (Roberto Andò e Gabriele Vacis) e di attori, come Marco Paolini e Toni Servillo, che all’Unical parteciperà alla proiezione del film “Le confessioni” e racconterà, in una performance prevista mercoledì 31 alle 19, il mestiere dell’attore.
«Altre università hanno il loro teatro. Penso alla Soffitta di Bologna o al Palladium di Roma 3. Ma nessuno è paragonabile per bellezza e importanza al nostro. Nei tre giorni di convegno ci auguriamo di poter costruire un modello del Tau che vogliamo: teatro, bookshop, un punto ristoro all day long, la mostra di Mimmo Paladino sui Drammaturghi allestita sul palcoscenico. Immaginiamo un’università che possa uscire da se stessa, mantenendo la propria identità. Perché questo avvenga è necessario tenere insieme momento formativo, ricerca e apertura al territorio» spiega il presidente del Cams Roberto De Gaetano. Che è poi anche la cifra della stagione teatrale dell’Unical: coproduzioni, laboratori dedicati agli studenti, sold out. Nel corso della tre giorni sarà possibile visitare anche le due sale cinematografiche del Tau (martedì 30 alle 14, mercoledì 31 alle 14 e alle 20), che saranno inaugurate ufficialmente in autunno. Il convegno chiude un discorso pluriennale condotto dal Cams e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical sulla figura dell’attore come vero e proprio creatore degli spettacoli di cui è protagonista.
«Veniamo dall’omaggio a De Filippo, il più importante attore, autore e regista del ‘900, e a Servillo, il più grande attore italiano vivente e regista dei suoi spettacoli. Abbiamo portato avanti un lavoro tra cinema e teatro, completato dall’ultima stagione del Tau, incentrata su importanti presenze attoriali. Il convegno – racconta De Gaetano – si svilupperà attraverso tre panel paralleli, ospitati all’interno del teatro auditorium e delle due sale cinematografiche, e si accompagnerà anche a momenti di spettacolo: la proiezione di film, il reading di Marco Paolini, il dialogo con Toni Servillo dedicato alla figura dell’attore e a Louis Jouvet, le cui lezioni hanno ispirato la sua “Elvira”. E Servillo non è solo un grande attore e regista, ma un intellettuale capace di riflettere sul proprio lavoro in maniera alta». Tra teoria e prassi si colloca anche un’altra scelta – «scientificamente ardita» – che vedrà tra i keynote di due tavole rotonde i registi Roberto Andò e Gabriele Vacis.
«È uno dei momenti ideativi più originali del convegno – spiega De Gaetano –Abbiamo chiesto a due registi e intellettuali di riflettere sull’attore dalla prospettiva di un uomo di spettacolo». Non è casuale neppure la scelta di una mostra con opere di Paladino. «È un’artista che si è misurato con lo spettacolo, il teatro, e anche il cinema, lavorando sulle scenografie. I suoi dipinti, dedicati ai drammaturghi, resteranno esposti per una settimana – anticipa De Gaetano – Un’altra occasione per richiamare l’area urbana a visitare la nostra cittadella della cultura». Qui i dettagli del programma https://www.conferenceattore.unical.it/
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