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Il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, sostenitore della candidatura di Donato

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CATANZARO – E’ arrivata la Bernini e anche Ettore Rosato. Toti ha mandato invece un video di endorsement. Della variopinta alleanza che sostiene il docente universitario Valerio Donato chi invece ha giocato per tutta la campagna elettorale a nascondino è stata la Lega. Il Carroccio sostiene, soprattutto per volontà del presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, il docente dalla lunga militanza a sinistra ma oggi folgorato sulla via del civismo, ma preferisce farlo da lontano, un po’ in disparte. Colpa anche del candidato stesso, forse, che ad un certo punto memore della sua lunga militanza nel Pds, Ds, Pd ad un certo punto ha dichiarato in un confronto con gli altri candidati sindaco «Mai sul palco con Salvini».

Un incidente diplomatico che ha fatto saltare sulla sedia Mancuso che si è subito affrettato a diffondere una nota nella quale si parlava di una telefonata di chiarimento fra il Capitano e Donato. Tutto risolto, prometteva Mancuso. «Siamo soddisfatti – scriveva poi in una nota congiunta con il commissario regionale della Lega  Giacomo Saccomanno – anche per il determinante appoggio di un leader come Matteo Salvini, che alla Calabria ha sempre riservato grande attenzione, a questo progetto  politico catanzarese, in cui si sommano identità partitiche nazionali e regionali e istanze civiche radicate nel territorio che saranno protagoniste nel tratteggiare il futuro di Catanzaro».

Eppure di Salvini, che certamente nelle campagne elettorali non si risparmia, non si è vista nemmeno l’ombra. E sì che Catanzaro non è proprio un piccolo paesino sperduto della Calabria. Non solo. Ma non si sono avvicinati a Donato nemmeno i big della Lega che hanno sfilato a Catanzaro per spingere la gente a votare sì, ma per i referendum.

A Catanzaro è venuto il vicesegretario federale della Lega, Andrea Crippa, il senatore Calderoli, Cantalamessa. Quest’ultimo non si è certo risparmiato organizzando eventi con Giovanni Barone a Palmi e Erminia Ciodaro a Paola. A Catanzaro invece no. Nessuno si è fatto vedere accanto a Donato, nemmeno per un aperitivo al volo, un selfie, una cosa qualsiasi.

Al contrario il mitico Calderoli si è lasciato andare ad una gaffe non si sa quanto inconscia. Davanti ai giornalisti, chiacchierando con il suo collega Crippa, ha detto «Comunque vada vincerà uno del Pd…». Questo per dire della passione con cui la Lega ha sposato il progetto Donato. Una passione che rischia di avere conseguenze anche nel futuro. La Lega, sia pure in forma civica, ha portato due liste a Donato quindi un buon pacchetto di voti. In caso di vittoria sarà interessante capire come questi voti si intersecheranno nell’azione di governo

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