1 minuto per la lettura
E’ assurdo e inconcepibile quanto sta avvenendo in Campania a danno dei navigator e della collettività. Siamo l’unica Regione d’Italia a non dare seguito ad un dettato normativo chiaro che mira a rilanciare una volta per tutte l’asfittico sistema delle politiche attive del lavoro. Mentre in tutto il Paese oggi ripartono i contratti di collaborazione con Anpal Servizi per circa 1.500 lavoratori per la durata di due mesi, come fissato dal dl Energia e imprese, i circa 300 navigator campani restano ostaggio di una non meglio precisata indisponibilità da parte dell’amministrazione di Santa Lucia ad utilizzarne le prestazioni”.
Così in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania, Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati, insieme ai segretari generali di Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Luca Barilà, Antonella Pacilio e Denise Carbone. I sindacalisti parlano di “profonda ingiustizia nei confronti di questi lavoratori, oltre che delle centinaia e centinaia di persone prese in carico che restano prive di qualsivoglia misura di accompagnamento al mercato del lavoro. Proprio nel momento in cui vi è maggiore bisogno di risorse professionali, in vista anche dell’avvio del tanto atteso programma Gol, il presidente De Luca, con una presa di posizione del tutto arbitraria, decide di lasciare a casa un patrimonio di esperienze e competenze quanto mai necessario per la nostra regione.
E intanto il piano di potenziamento dei centri per l’impiego procede a rilento, con ripercussioni di non poco conto sul complesso delle politiche attive regionali. Senza considerare che sono ancora inspiegabilmente fermi dal 2019 i 70 milioni di euro destinati alla ristrutturazione delle sedi dei Cpi”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA