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Lo scorso venerdì il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato uno dei decreti più attesi degli ultimi tempi, inerente al cosiddetto bonus psicologo. Inserito all’interno della legge n.15/2022, il cosiddetto decreto Milleproroghe, prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro che, secondo recenti statistiche, potrebbero non essere sufficienti a garantire l’erogazione del bonus a tutte le persone che ne faranno richiesta e il giorno di apertura delle domande potrebbe trasformarsi in un click day.
Partiamo con ordine.
All’articolo 1 del decreto si chiarisce che potranno usufruire del beneficio persone in condizione di fragilità psicologica, ansia, stress e depressione che «a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico».
Il beneficio, infatti, è fruibile per il sostegno delle spese relative a sessioni di psicoterapia da effettuare presso specialisti privati regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa all’ordine professionale di appartenenza. Il relativo elenco sarà pubblicato sia sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi che sui siti degli ordini provinciali e regionali.
Sarà possibile richiedere il bonus tramite il sito dell’Inps per un periodo di tempo non inferiore a sessanta giorni. La relazione illustrativa del decreto spiega, inoltre, che saranno comunicati con un anticipo adeguato la data da cui sarà possibile presentare la domanda, l’intervallo di tempo entro cui questa potrà essere inoltrata, le modalità e i requisiti necessari. Una volta decorso il periodo di presentazione delle richieste, l’Inps redigerà le graduatorie, suddivise per singole regioni e in base alla residenza del richiedente. Le domande saranno accolte «fino a concorrenza delle risorse disponibili nel territorio di riferimento».
Il beneficio, inoltre, sarà erogato «in base all’ordine di arrivo della domanda e prioritariamente alle persone con Isee più basso». Una volta inoltrata la domanda, l’Inps comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della richiesta e un codice univoco dell’importo attribuito. Il codice, associato al beneficio, sarà utilizzabile per sessioni di psicoterapia fruibili per un periodo di 180 giorni, al termine dei quali il codice oppure la parte inutilizzata dello stesso saranno annullati e le risorse riassegnate in base alle graduatorie vigenti.
Per avere accesso al beneficio sarà necessario avere come requisito un Isee inferiore a 50mila euro. Il decreto stabilisce che vi siano tre fasce per l’accesso al bonus: per le persone con un Isee fino a 15mila euro l’importo erogato sarà pari a 600 euro (cioè l’importo massimo); per le persone con Isee tra 15mila e 30mila euro sarà pari a 400 euro e, infine, per le persone con Isee superiore a 30mila euro – ma inferiore a 50mila – sarà pari a 200 euro.
La relazione al decreto specifica che è stato previsto «un contributo fino a 50 euro a seduta, lasciando la possibilità di rimodulare lo stesso sulla base della spesa effettiva sostenuta dal beneficiario» poiché il tariffario dell’Ordine individua proprio nel limite della fascia dell’onorario del professionista importi inferiori a 50 euro nel rispetto dell’autonomia del professionista che potrebbe individuare in casi specifici quali psicoterapie di gruppo, di coppia o familiari modalità più consone per l’efficacia della prestazione.
Per Filippo Sensi, deputato Pd che ha sostenuto l’iniziativa sin da principio, si tratta di una prima risposta concreta alle ferite profonde lasciate dai due anni di pandemia. Tuttavia, non basta: la platea potenziale ammonta infatti ad almeno 16mila beneficiari e il rischio è che l’accesso al beneficio si trasformi in un click day che lascerebbe in coda o fuori dalle graduatorie moltissimi richiedenti.
L’auspicio, allora, è che il provvedimento sia solo il primo passo verso investimenti concreti nella tutela della salute mentale, che dev’essere rimessa al centro del dibattito pubblico come elemento assistenziale essenziale.
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