Domenico Tallini
2 minuti per la lettura«Il terrore di perdere le elezioni, possibilità sempre più concreta, agita le notti del professore Donato, che in ogni apparizione pubblica non perde occasione di attaccarmi e di attribuirmi oscure trame e manovre ai suoi danni. E’ un ritornello a cui non crede nessuno e, semmai, fa trasparire un’insicurezza crescente del candidato che solo qualche giorno fa si diceva certo della vittoria al primo turno». Lo afferma, in una nota, Domenico Tallini, responsabile regionale Enti locali di “Noi con l’Italia”.
«A questo scenario del primo turno – aggiunge – non crede nessuno, nemmeno lo stesso prof Donato, che sta toccando con mano la crescita quotidiana di Antonello Talerico, percepito sempre di più dalla gente come la vera novità di queste elezioni. Il mio appoggio a Talerico è chiaro ed alla luce del sole, essendosi tradotto nella formazione di una lista di partito, “Noi con l’Italia”, che ha un leader riconosciuto come Maurizio Lupi. Niente di più e niente di meno. Rassicuro il prof. Donato che non ho mai incontrato i candidati a sindaco. Anzi, l’unico che ho incontrato, anche in virtù di un’amicizia e di una stima che conservo verso l’uomo ed il professionista, è stato proprio il professore Donato, con il quale mi sono intrattenuto a lungo in una disamina spassionata su quello che sarebbe stato l’ormai l’imminente scenario politico ed elettorale della Città capoluogo di regione. Non capisco i motivi di tanta avversione e ostilità. Avermi indicato come il male assoluto della Città, senza una plausibile motivazione, è un atto di politica cinica, spregiudicata e, consentitemi, anche immorale in quanto tale giudizio proviene da un candidato che non ha esitato a inserire nelle sue liste tutti i consiglieri comunali e tutti gli assessori uscenti dell’attuale Amministrazione».
«Capisco invece – dice ancora Tallini – il nervosismo del professore Donato, che sta perdendo sistematicamente tutti i duelli televisivi con Antonello Talerico, che sta dimostrando competenza, visione, passione politica e soprattutto massima
integrità morale. Al professore Donato dico che sono io a ritenermi totalmente incompatibile con lui, che rappresenta settori economici e potentati che vorrebbero impossessarsi della cosa pubblica e che non esita a imbarcarsi il peggio di tutto e tutti pur di raggranellare qualche misero voto. E poi sono io a ritenerlo ormai strumento inconsapevole di Mangialavori e dalla Lega per disintegrare il centrodestra nella Città di Catanzaro. Il 12 giugno ci penseranno gli elettori, che hanno capito da tempo che il futuro della nostra città passa da tutti tranne che dal prof Donato».
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