Un cantiere sulla strada statale 106
4 minuti per la letturaCOSENZA – «La Ss106 è un progetto e un obiettivo ambizioso, primo punto della “Vertenza Calabria”, che si può e si deve perseguire con l’impegno di tutti. Mai su quest’opera c’è stata un’attenzione così trasversale tra tutti gli attori politici e sociali. Questo è il momento». Così il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto nell’informativa al consiglio regionale. Per il presidente il punto sulla “vertenza Calabria” elogiata da tutti dai sindacati a Unindustria, è uno solo: «abbiamo chiesto che ci sia certezza sulle risorse».
Bene, anzi bene in teoria. Perchè proprio questa certezza manca nel leggere il famoso allegato al Def sulle infrastrutture, quello che contiene la strategia del Paese per i prossimi anni.
Al momento della seduta del consiglio regionale, il Governo ancora non aveva reso noto i contenuti del documento, al punto che la stessa commissione Trasporti della Camera aveva votato il via libera agli incartamenti con la riserva di poter poi avere in un secondo momento l’allegato che descrivesse in maniera puntuale gli interventi in infrastrutture previsti.
Nei giorni successivi al consiglio si era gridato al miracolo per i tre miliardi stanziati per complementare i lavori della Ss 106 almeno fino a Crotone. Da lì giù in poi si sarebbe visto, dato che ancora Anas non ha nemmeno redatto la progettazione ma siamo ai semplici studi di fattibilità.
Scorrendo però l’allegato al Def si scopre che dei tre miliardi di cui hanno parlato tutti, opposizione compresa, vi è ben poco. Nella foto in alto vi proponiamo la tabella riassuntiva finale dell’allegato. Questa è divisa per capitoli fra le risorse necessarie, le risorse stanziate e lo stato dei lavori. Se ci concentriamo sulla Ss 106 appare evidente che dei famosi tre miliardi non v’è traccia.
Per la 106 il costo degli interventi preventivati, stando all’allegato, è pari 2,835 miliardi mentre le risorse disponibili sono pari a 1,555 miliardi. Il fabbisogno residuo è pari a 1,280 miliardi. Tuttavia da rilevare che dei 1,555 miliardi disponibili ben 1,335 miliardi sono destinati al completamento del Terzo Megalotto SS 106 jonica innesto-Roseto Capo Spulico, conteggiati per l’ennesima volta nei programmi da circa ventanni tant’è che i relativi lavori risultano appaltati da tempo per l’intero importo.
Per Catanzaro/Crotone il costo dell’intervento è 1,500 miliardi ma disponibili solamente 220 milioni. Per Crotone Sibari fino a Reggio sono previsti solamente studi di fattibilità con nessuna disponibilità finanziaria.
Se dobbiamo quindi parlare di risorse certe, al momento ve ne sono soltanto 220 milioni. Null’altro sul resto. Allora è evidente che la “vertenza Calabria” è soltanto all’inizio e che tutti i rappresentanti istituzionali calabresi devono insistere per “costringere” il Governo a stanziare i quattrini necessari per completare un’opera strategica non solo per la Calabria, ma per tutto il Meridione. Bisogna insomma evitare il solito effetto “porte girevoli” che avviene con la Calabria, con soldi che vengono stanziati sulla carta, non utilizzati per mancanza di progetti ed immediatamente trasferiti su altre iniziative. La Ss 106 è un classico esempio visto che la realizzazione di tutta l’arteria era stata già prevista nella legge Obiettivo del 2001, ovvero oltre vent’anni fa. Dopo tutti questi anni su 415 km ne sono stati completati solo 67, ma soprattutto non c’è una progettazione definitiva e quindi una valutazione di massima dei costi.
«Il Documento di Economica e Finanza per le Infrastrutture stradali destina in Calabria solamente 220 milioni dei 209 miliardi disponibili – ci dice Franco Petramala, già segretario regionale Dc e manager pubblico – la proporzione è abbastanza semplice da fare e credo che i nostri politici sappiano farla. Eppure in Calabria… il silenzio assoluto!».
In effetti al momento il dibattito si è fermato dopo giorni di fuochi d’artificio. Eppure ci sarebbe da alzare la voce eccome. Perchè se continuiamo a guardare la tabella riassuntiva, sulla mobilità c’è un altro progetto storico per la Calabria ovvero la realizzazione dello svincolo di Settimo dell’A/2 e quello di Cosenza Sud. Uno snodo viario cruciale, il primo, per facilitare i collegamenti da e per l’università della Calabria. Un progetto di cui si parla da anni. Anche qui sarebbero necessari 1719,44 milioni di euro. Disponibili ce ne sono solo 878,25. Ne mancano quindi oltre 844 milioni che andrebbero trovati prima che il Governo decida di trasferire le risorse oggi disponibili altrove per incapienza dei fondi.
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