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REGGIO CALABRIA – Circa 350 (solo uomini) dei 600 migranti africani e di prevalente nazionalità eritrea, giunti martedì mattina (insieme a loro altre 67 donne ed una neonata) a bordo della nave militare Orione (LEGGI LA NOTIZIA), sono stati accolti ieri notte dalla tendo struttura della associazione Nuova solidarietà a Salice, alla periferia Nord di Reggio.
La macchina dei soccorsi ha retto grazie alla grande disponibilità del territorio che ha messo a disposizione la struttura centro di accoglienza per tutti i reggini in difficoltà. Grande è stata la prova di maturità e di solidarietà dell’associazione e dei suoi volontari che insieme al personale della protezione civile hanno rincuorato i profughi costretti a dormire per terra in una struttura che presenta purtroppo solo due bagni ed è senza docce.
I profughi sono stati rifocillati prima con un pasto caldo, successivamente hanno avuto una pizza come ricompensa dei tanti disagi patiti. Commoventi le scene della divisione delle pizze che non bastava per tutti. Stamattina verranno portati al campo sportivo di Ravagnese per i controlli medici e le docce e poi a Pellaro dove stazioneranno qualche giorno prima di ripartire per altra destinazione.
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A portarli in salvo era stata la nave della Marina Militare Orione impegnata nell’operazione Triton, che si occupa appunto del monitoraggio dei barconi nel Canale di Sicilia. Tra i 670 migranti anche una neonata Lamlam venuta alla vita durante il periglioso tragitto in mare e circa 144 migranti recuperati dopo il naufragio di lunedì al largo delle coste della Libia. Lo stesso nel quale hanno perso la vita circa 60 persone. Uno dei cadaveri recuperati, quello di una donna eritrea, è stata sbarcato al porto di Reggio.
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