Anna Maria Scalise e Angelo Salinardi
2 minuti per la letturaPOTENZA – In campagna elettorale come se niente fosse. Con un’unica limitazione rappresentata dal divieto di avvicinarsi alla casa municipale ogni volta che l’attuale sindaca si troverà al suo interno.
È questo quello che si prospetta, a Ruoti, per l’ex sindaco Angelo Salinardi, a caccia del suo terzo mandato da primo cittadino, e due dei suoi fedelissimi consiglieri uscenti, Rosario De Carlo e Angelo Faraone.
A febbraio per tutti e tre, più altre persone coinvolte a vario titolo nella medesima inchiesta dei pm di Potenza, erano scattati gli arresti domiciliari (LEGGI). L’accusa a loro carico è di “stalking”, ovvero di aver messo in atto una vera e propria persecuzione nei confronti dell’attuale prima cittadina, Anna Maria Scalise.
Da allora, però, i magistrati potentini hanno riconsiderato, in parte, le esigenze cautelari. Di qui la sostituzione degli arresti domiciliari col divieto di avvicinamento a Scalise, che non dovrebbe essere d’ostacolo alla loro campagna elettorale. Tanto più che la prima cittadina uscente, come annunciato già diversi mesi orsono, ha rinunciato a correre per un secondo mandato.
«Sono ottimista e credo che vinceremo le elezioni». Questo il commento che Salinardi ha affidato all’Ansa, ieri, dopo il deposito dei nomi dei 12 componenti della sua lista, intitolata “Insieme per Ruoti”.
A sfidare l’ex sindaco, ad ogni modo, ci sarà un’altra delle presunte vittime della sua «macchina del fango»: l’ex assessore della giunta Scalise, Franco Gentilesca. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, Salinardi avrebbe deciso di “punire” l’attuale prima cittadina, che lui stesso volle candidare 5 anni fa per succedergli, a causa del “tradimento” consumatosi col suo allontanamento dall’amministrazione, e la nascita di una nuova maggioranza in consiglio comunale. Maggioranza allargata proprio a Gentilesca ed altri storici “rivali” politici di Salinardi.
Di qui la pesante manovra mediatica lanciata, col sostegno anche dell’ex consigliere regionale nonché attuale capo ufficio stampa della Provincia di Potenza, e a lungo referente regionale di Centro democratico, Luigi Scaglione, diffondendo comunicati in cui la sindaca veniva accusata, tra l’altro, di una relazione extra coniugale – inesistente – con Gentilesca. Comunicati a cui si sarebbero aggiunte una serie di querele temerarie intentate nei confronti della prima cittadina da Salinardi e altri consiglieri della sua vecchia maggioranza, con l’obiettivo di fiaccare le resistenze della prima cittadina di fronte alla prospettiva di doversi difendere in Tribunale «per 20 anni».
Il terzo candidato sindaco sarà invece una giovane espressione del circolo cittadino del Partito democratico, Leonardo Pizzuti. Una candidatura dal valore oltremodo simbolico, quella di Pizzuti, anche per marcare la distanza del Pd e di un pezzo del centrosinistra da un personaggio ingombrante come Salinardi, candidatosi alle scorse elezioni regionali proprio col centrosinistra. Come pure gli stessi Gentilesca e Scalise.
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