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Comportamenti inaccettabili, secondo la preside “al limite della delinquenza minorile”. Per questo otto alunni di una scuola media di Lecce non parteciperanno alla gita scolastica, esclusi per comportamenti scorretti.  

 “La colpa – secondo la dirigente scolastica Giuseppina Cariati – è delle famiglie, hanno perso ogni autorità”.

In un’intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia la preside ha specificato che “Nessun genitore può pretendere che la scuola ponga rimedio, in cinque ore al giorno, a quanto non viene insegnato a casa”.

Non sono tardate ad arrivare le polemiche, ma secondo la preside gli otto alunni della classe seconda, se fossero partiti insieme agli altri, avrebbero messo a repentaglio la sicurezza di tutti.

In un primo momento si era deciso di non far partire l’intera classe ma dopo le proteste di alcuni genitori il Consiglio di classe ne ha esclusi otto.

 “La vivacità di un ragazzino non è mai motivo di punizione – ha aggiunto la dirigente scolastica – non potrebbe esserlo: siamo docenti, formati per formare ed educare. Ma in questo caso parliamo di alunni completamente allo sbando, per i quali abbiamo più volte richiamato i genitori: non possono pretendere che sia la scuola a supplire a una educazione che si impara, principalmente, fra le mura di casa”.

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