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POTENZA – I giudici del Riesame hanno accolto il ricorso degli avvocati Murano e Marazzita e hanno rimesso in libertà le due maestre di Atella ai domiciliari dallo scorso 24 marzo perché accusate di maltrattamenti su minori.
La due donne, però, sono state sospese dall’insegnamento e una delle due ha avuto il divieto di dimora ad Atella.
Donata Parisi, 55 anni, e Nicoletta Bove, 60, erano ai domiciliari dallo scorso 24 per maltrattamenti sui bimbi della scuola dell’infanzia del piccolo paese alle pendici del Vulture.
Secondo il magistrato – che ha prima indagato sulle due donne e poi ha chiesto e ottenuto la misura cautelare dei domiciliari – titolare dell’inchiesta e in base al quadro emerso dalle verifiche condotte dai militari della compagnia di Melfi, le due donne avrebbero sottoposto a violenze e vessazioni bimbi di età compresa tra i 3 e i 6 anni. Non banali rimproveri, ma vere e proprie sopraffazioni. Abusi capaci di segnare i bambini che a casa avrebbero iniziati a mostrare strani cambiamenti di umore.
Prima di confidarsi con le famiglie e rivelare cosa accadeva in classe con le due maestre. Per gli investigatori al comando del capitano Michelangelo Piscitelli i fatti sarebbero «significativi».
D’accordo anche con il sostituto procuratore Alessandra Pinto, che ha coordinato le indagini col procuratore capo Luigi Gay.
L’inchiesta ha preso il via a seguito di alcune denunce presentate lo scorso dicembre ai carabinieri. Da allora gli investigatori hanno raccolto tutti gli elementi necessari per confermare il racconto dei bambini. E lo scorso 24 marzo hanno arrestato le due donne che da ieri sono state rimesse in libertà.
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