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LAGONEGRO – I carabinieri del nucleo operativo delle Compagnie di Lagonegro e Senise, rispettivamente comandate dai capitani Luigi Salvati Tanagro e Davide Palmigiani, nel corso di un’operazione congiunta di polizia giudiziaria hanno tratto in arresto due cittadini polacchi: Dorota Barwinska (classe 1974 ) e Piotr Daniel Ireneusz (nato nel 1970 ), entrambi con precedenti penali, con l’accusa di omidio. L’operazione, coordinata dal Comando provinciale di Potenza guidato dal colonnello Giuseppe Palma, si è svolta a Monterotondo, in provincia di Roma, nelle prime ore di ieri mattina: su richiesta del Procuratore della Repubblica Vittorio Russo, che ha coordinato le indagini, i due sono stati tratti in arresto e si trovano adesso sottoposti al regime di custodia cautelare in carcere presso Rebibbia e Regina Coeli su disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia di fronte al Gip Claudio Scorza. Sono accusati dell’omicidio in concorso di Angela Valicenti, una donna di 88 anni residente a Cersosimo, morta soffocata nella sua casa il 9 giugno del 2013. Secondo gli inquirenti sarebbe stata strangolata con un sacchetto di plastica dai due arrestati, che lavoravano in qualità di badante e collaboratore presso la sua abitazione: l’anziana signora era infatti anche parzialmente disabile, incapace di camminare da sola e per nulla in grado di difendersi. Particolare che, nelle considerazioni del Procuratore Russo, rende «ancora più odioso l’efferato delitto», che avrebbe l’aggravante dei futili motivi. Sarebbe stato compiuto infatti per una sorta di gelosia sentimentale nutrita dalla Barwinska nei confronti della Valicenti, la quale non vedeva con favore la relazione della badante con suo figlio, anch’egli con problemi di deambulazione e domiciliato presso la madre. I due si erano conosciuti proprio nella capitale, dove l’uomo si recava con una certa regolarità in passato per frequentare alcuni amici. In seguito Dorata Barwinska e Piotr Daniel Ireneusz si erano trasferiti a Cersosimo dove sono rimasti fino al giorno dell’omicidio, quando improvvisamente hanno tentato di ritornare a Roma salvo poi essere intercettati dai carabinieri per una rapina compiuta ai danni di una passeggera del bus sul quale viaggiavano: reato per il quale entrambi, benché fino a ieri a piede libero, sono in attesa di giudizio. Il colonnello Palma ha evidenziato la sagacia degli investigatori e il grosso impegno e la determinazione dei militari impiegati, che hanno pedinato i due cittadini polacchi per qualche giorno prima di procedere alla esecuzione delle misure interdittive «necessarie – secondo il colonnello – per rendere inoffensivi due soggetti criminali particolarmente pericolosi e inclini alla violenza».

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