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POLISTENA – Arriveranno a bordo di pullman venerdì prossimo a Polistena 118 profughi ucraini provenienti dalle martoriate città di Bucha e Irpin. Il gruppo è composto da 10 accompagnatori e tutori e il resto da ragazzi di età compresa tra i 3 e i 18 anni.

Il grido di aiuto è stato raccolto, attraverso un collega di Kiev, dall’avvocato calabrese Maria Isabella Celeste, vice presidente dell’ordine degli avvocati di Messina, impegnata da anni anche nel campo del volontariato con i Paesi dell’Est e da sempre vicina a molte associazioni umanitarie e, in particolare, all’associazione “Camminiamo Insieme» di Palmi, diretta dall’avvocato Maria Calogero.

L’accoglienza dei profughi è stata possibile anche grazie alla collaborazione di padre Giovanni Amante, parroco della chiesa ortodossa di San Giacomo Maggiore di Messina. I profughi troveranno accoglienza, anche grazie alla disponibilità del sindaco di Polistena Michele Tripodi, nei locali della comunità “Luigi Monti”, guidata da Fratello Stefano Caria e da Rita Gerace.

Il progetto di accoglienza si è potuto realizzare anche grazie alla collaborazione di Patrizia Surace, consigliere nazionale del comitato italiano per l’Unicef e per la vicinanza di tutti i soggetti istituzionali che non hanno fatto mancare la loro indispensabile collaborazione.

«Un grazie dal profondo del cuore – dice Maria Isabella Celeste – va rivolto ai due benefattori siciliani, emigrati negli Usa, Tony Di Piazza e Joseph Ficalora, che negli Stati Uniti d’America guidano l’Associazione Culturale Italiana di New York i quali hanno finanziato la missione e reso possibile la realizzazione di questo progetto umanitario tra Messina e la Calabria che ha coinvolto la chiesa cattolica, quella ortodossa creando un ponte ideale di solidarietà».

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