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AVELLINO- Impegnare la Regione Campania, oltre che la Provincia di Avellino, senza dimenticare la deputazione parlamentare irpina, affinché venga modificato l’accordo quadro tra Palazzo Santa Lucia e Rete Ferrovia Italiane che, di fatto, esclude il capoluogo irpino dagli investimenti strategici per il trasporto su ferro. E’ quello che chiede il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e segnatamente tutta la maggioranza di Palazzo di città, a conclusione del lungo Consiglio comunale monotematico tenutosi ieri pomeriggio. Una seduta fiume, alla presenza dei consiglieri regionali Livio Petitto, Maurizio Petracca e Vincenzo Ciampi, con Vincenzo Alaia unica assente, e Pietro Mitrione a rappresentanza dell’Associazione Inlocomotivi. Quest’ultimo riannoda i fili delle scelte regionali “al ribasso” per la provincia irpinia, ricordando la dura battaglia contro l’allora assessore regionale Sergio Vetrella, fino alla chiusura della Ferrovia di Avellino e, tornando ai giorni nostri, la sfida dell’elettrificazione della tratta che, da questi lidi, non finirà prima del 2024. Rfi.
Cerca di mediare il consigliere Petracca: “Rfi si è impegnata a fare una valutazione premuniate costi- benefici in relazione alla realizzazione della bretella di Codola. Ma dobbiamo ammettere che la discussione non dovrebbe concentrarsi tanto sulla realizzazione di quella infrastruttura, quanto piuttosto sulla capacità che questa rete avrà di far transitare i treni una volta che sarà realizzata. E’ ovvio – continua il consigliere dem- che qualsiasi opera pubblica ha bisogno di un business plan, Si tratta di un’opera fondamentale per la Bassa Irpinia, paghiamo la scelta di collocare la stazione Hirpinia, a Grottaminarda, in un punto strategico del territorio che certamente penalizza questa fetta d’Irpinia. Si tratta, dunque, di recuperare rispetto a una fetta di territorio che non sarà mai servita da quella stazione”. Ad ogni modo Petracca rassicuro sul fatto che l’Irpinia “non è tagliata fuori dall’Alta velocità”.
Anche il conigliere Petitto rilancia l’impegno affinché si abbiamo tempi certi rispetto alle grandi sfide della mobilità su ferro che coinvolgono il capoluogo irpino. “Se abbiamo un deficit strutturale- ricorda- è proprio perchè negli ultimi trenta anni è stata portata avanti una programmazione discutibile. Noi stiamo recuperando questo gap. Non dimentichiamo nemmeno le scelte recenti del Governo centrale, quello giallo blu, con un Ministro alle Infrastrutture ( Luca Toninelli ndr) che ha cercato di cancellare la Stazione Hirpinia. Per fortuna nella Conferenza Stato- Regioni si è evitata quella che sarebbe stata una iattura per la provincia irpina”.
Durissimo anche il consigliere pentastellato Ciampi, nell’accusare la Regione Campania “di avere dimenticato completamente le aree interne della provincia di Avellino”. Quindi le conclusioni del sindaco Festa, altrettanto dure, nel ribattere in particolare a quanto detto da Petracca e lo stesso Ciampi, senza dimenticare l’intervento del consigliere comunale della sinistra, Amalio Santoro. Di qui il tema del ruolo della Provincia di Avellino.
“C’è chi oggi rivendica attenzione per il capoluogo irpino eppure alle recenti elezioni a Palazzo Caracciolo ha sostenuto quel sistema che proietta tutto sugli investimenti regionali verso Salerno, dimenticando sempre l’Irpinia”. Festa ne ha anche per Petracca: ““Si stanno sprecando fiumi di parole, e qualcuno ci gioca sulle parole pensano che i cittadini del capoluogo siano ignoranti. Si vuole far confusione tra l’Alta capacità e l’Alta velocità, nella quale il capoluogo è completamente fuori. E così muore l’irpinia tutta”.
Di qui le dure accuse anche al presidente della Provincia, Rino Buonopane, “il quale- rincara la dose il sindaco di Avellino- insieme al vice governatore Fulvio Buonavitacola non riesce a superare il confine – politicamente parlandosulla scelte verso Napoli e Salerno”. Di qui la richiesta di rivedere l’accordo regionale con Rfi, con il Consiglio comunale che decide di convocare una Conferenza dei capigruppo durante la quale si stilerà un deliberato da proporre in una nuova seduta di Consiglio Comunale, per portare all’attenzione della Regione le richieste della Regione. “Vediamo quanti consiglieri regionali lo sosterranno”, lancia la nuova sfida Festa.
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