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Sono quasi 12.000 (per l’esattezza 11.741 alle 15.30 di ieri) le firme raccolte sinora dalla petizione contro il terzo mandato per i presidenti di Regione. Lo rende noto il gruppo di intellettuali campani, tra cui Aurelio Musi, Isaia Sales, Aldo Schiavone, Massimo Villone, Marco Plutino, Paolo Macry e Pietro Spirito che hanno preparato una proposta di legge nazionale inviandola a Pd, M5S e Leu affinché si vieti in tutto il Paese la terza candidatura a presidente della Regione, superando qualsiasi legge regionale, come Veneto che infatti ha portato il presidente Zaia a tre mandati. «L’insofferenza verso le oligarchie dei territori – spiegano in una nota i promotori – è evidentemente più diffusa di quanto non fosse lecito immaginare. La proposta di legge, presentata da un gruppo di intellettuali campani è entrata così nel primo 5% delle petizioni più sottoscritte a livello nazionale nella piattaforma Change.org.
Più aumenta l’interesse e l’attenzione della pubblica opinione su questo tema, meno si palesa la sollecitudine della politica nell’accettare una discussione pubblica nel merito di tale questione. Sinora sono cadute nel vuoto le richieste inviate ai segretari politici ed ai gruppi parlamentari dei partiti di centrosinistra di analizzare la proposta e di inserirla nella piattaforma delle idee per il rinnovamento della politica. Di converso, in Regione Campania è nell’agenda politica l’ingresso in Giunta del Movimento Cinque Stelle. Almeno su questo punto sarebbe interessante sapere se si tratta di una iniziativa individuale del presidente oppure di una strategia politica concordata con Giuseppe Conte e con Enrico Letta».
Per la verità nei giorni scorsi era stato Stefano Caldoro: «Mentre si discute di terzo mandato De Luca continua a fare danni, il vero tema è quello dei tre palazzi». Così il capo della opposizione di centrodestra in Campania, sui social. “Il tema è quello – continua – delle colate di cemento che non migliorano i servizi per i cittadini e che rischiano di essere regalo per i ‘soliti amicì. Nei prossimi anni vuole sprecare 2 miliardi per costruire «i tre palazzi». Il primo quello della Regione, modello Ceaucescu, di cui non abbiamo bisogno, poi vuole delocalizzare il Santobono, che è una delle realtà che funziona meglio sul nostro territorio, e realizzare il Policlinico a Salerno».
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