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La demolizione dell’ex cantina sociale venduta all’asta

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LAMEZIA TERME – La messa in vendita all’asta dell’ex cantina sociale “Prunia” rientrante nel piano delle alienazioni della prima Giunta Mascaro nel 2015 (poi rimessa anche nei piani del 2016 e 2017) è stata messa a fuoco dalla commissione d’accesso antimafia nominata a giugno 2017 dall’allora prefetto Latella, la cui relazione (che conteneva anche la vicenda dell’ex cantina) fu propedeutica allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose decretato a novembre del 2017.

Nonostante i “sospetti” della commissione d’accesso, la vendita all’asta è andata avanti fino all’aggiudicazione di gennaio 2020. L’iter per la vendita all’asta dell’ex cantina sociale scatta nella delibera di Giunta n. 300 del 21.07.2015 con all’oggetto la proposta di deliberazione per il Consiglio comunale.

Il primo piano delle alienazioni – anno 2015 – prevedeva al n. 24 la vendita dell’ex Cantina Sociale in quanto “immobile non utilizzato ed in stato di abbandono” per l’importo complessivo di euro 650.000. La perizia di stima eseguita in data 25.02.2016 dal geom. G. Mastroianni, determina un valore del compendio immobiliare di euro 1.223.312,46, che «appare abbastanza sottostimato – scriveva la commissione d’accesso – la percentuale di abbattimento applicata pari al 35% di prezzo base determinato che contrasta con il contenuto della prima relazione di sopralluogo del 26.9.2013 che lo dichiarava in stato di “abbandono”, non appare aderente allo stato di conservazione e di fatto dell’immobile. Per poter determinare l’incremento del valore di ricostruzione, a seguito di demolizione, è necessario conoscere – con certezza e prioritariamente – la destinazione urbanistica del terreno interessato dalla ricostruzione da parte dell’Amministrazione Comunale, considerata il notevole interesse ed importanza che l’area assume per il collegamento funzionale con la rete ferroviaria ed il vicino aeroporto internazionale di Lamezia Terme».

«Infatti, il tecnico stima solo il valore del suolo non tenendo minimamente conto del valore dei 3697 mq di superficie netta dell’immobile esistente ed applica al prezzo di mercato del suolo un abbattimento per un “coefficiente di vetustà” che non ha alcun senso per un suolo (lo avrebbe per la stima dell’immobile: il valore del suolo dipende solo dall’ubicazione e dalle possibilità edificatorie stabilite dallo strumento urbanistico, non certo dalla vetustà dell’immobile che insiste sullo stesso). Pertanto, senza conoscere i prezzi di mercato del luogo, e prendendo per buoni i valori di mercato stabiliti dal geometra, ma adottando una metodologia di stima corretta, un valore più plausibile potrebbe essere di euro 3.600.000,00». Alla fine, però, l’ex cantina è stata venduta per 1.230.010,00 euro.

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