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VIBO VALENTIA – Rinvio di cinque mesi, come se già la vicenda non avesse subito lungaggini. Si svolgerà infatti il 23 marzo del prossimo anno l’udienza preliminare nei confronti delle 16 persone coinvolte nell’indagine “Acqua sporca” sul caso “Alaco” per le quali il sostituto procuratore Michele Sirgiovanni ha chiesto il processo.

A stabilirlo il gup di Vibo Anna Rombolà, che ha deciso per il rinvio a causa di un difetto di notifica ad alcuni degli imputati, com’era tra l’altro prevedibile ritenere quando vi sono più indagati. Bisognerà, dunque, attendere, la prossima primavera per capire se anche in quella occasione sarà possibile la celebrazione dell’udienza o se vi sarà un ulteriore rinvio della stessa sempre per le stesse motivazioni (o nuove).

E così, all’indomani della visita al Tribunale cittadino del ministro della Giustizia Andrea Orlando sulle difficoltà che si incontrano nel settore civile, un nuovo intoppo si verifica nel penale che, di certo, non se la passa meglio visto che importanti procedimenti sono avviati ormai sulla strada della prescrizione o lo sono già, o ancora sono ripartiti daccapo dopo i cambi di collegio.

Intanto, nella vicenda dell’Alaco hanno annunciato la costituzione di parte civile il Codacons e Articolo 32 (rappresentate dall’avvocato Claudio Cricenti) l’Adoc (avv. Paolo Fuduli) e Comitato civico Pro-Serre (avv. Angelo Calzone). Al centro dell’inchiesta, condotta dai carabinieri del Nas e dal Cfs, il bacino artificiale dell’Alaco, gestito da Sorical, sequestrato dalla Procura vibonese il 17 maggio del 2012 e ritenuto da molti la causa principale dell’inquinamento dell’acqua nel capoluogo, in molti Comuni del Vibonese e in alcuni del Catanzarese.

Rischiano il processo Sergio Abramo, ex presidente della Sorical ed attuale sindaco di Catanzaro; Giuseppe Camo, presidente pro tempore del Cda Sorical; Maurizio Del Re, amministratore delegato Sorical; Sergio De Marco, direttore generale tecnico Sorical; Giulio Ricciuto, responsabile del compartimento area centro e degli impianti di potabilizzazione; Ernaldo Antonio Biondi, responsabile per la zona di Vibo; Vincenzo Pisani, addetto al servizio interno analisi di laboratorio e processi di trattamento delle acque; Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani, responsabile pro tempore dell’ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno; Roberto Camillen, responsabile pro tempore del settore manutentivo del comune di Serra; Francesco Catricalà, dirigente dell’unita’ operativa igiene, alimenti e nutrizione del distretto dell’Asp di Soverato; Fortunato Carnovale, dirigente dell’unita’ operativa igiene della nutrizione dell’Asp di Vibo; Rosanna Maida, dirigente del servizio Attività territoriale e prevenzione e promozione della salute del settore Area-Lea, Domenico Criniti, all’epoca dei fatti sindaco di Santa Caterina dello Ionio

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