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VIBO VALENTIA – Quattro persone tratte in arresto e poste ai domiciliari, tra cui anche il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, e dodici ordinanze di presentazione alla Polizia giudiziaria, sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Nardodipace, insieme ai militari della Guardia di Finanza di Vibo Valentia nell’ambito dell’operazione Uniti per la truffa. Stamattina dai carabinieri di Serra San Bruno si è presentato uno degli indagati che sarebbe stato tra i beneficiari dei contributi.

L’accusa per tutti è di truffa aggravata in danno dell’Unione Europea, dello Stato italiano e della Regione Calabria, per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Oltre alle misure cautelari personali, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, ai fini della confisca, di liquidità, di beni mobili o immobili nella disponibilità degli indagati, per un valore corrispondente all’illecito profitto del reato commesso: 97mila euro.

I provvedimenti di arresto hanno interessato Romano Loielo, Romolo Tassone, ex vicesindaco e figlio del boss del “Locale” di Nardodipace, Bruno, (attualmente detenuto dopo il suo arresto nell’ambito dell’operazione “Crimine” condotta nell’estate del 2010), Fabio Rullo e Mario Carrera, (quest’ultimo attualmente all’estero).

Sono 12, poi, i soggetti sottoposti all’obbligo di firma alla polizia giudiziaria: Maurizio Maiolo, Graziella Tassone, Sonia Cavallaro, Immacolata Aloi, Claudia Ienco (fittiziamente assunta nella società fantasma Allarese Calcio il cui titolare Romolo Tassone), Lucia Primerano, Marinella Iacopetta (i cui fratelli erano già stati arrestati nell’operazione “Insurbia” condotta a Milano dal Ros dei carabinieri), Maurizia Maiolo, Rita Fazio, Valeria Demasi, Grazia Silipo e Sandro Randò. 

Tutti sono destinatari di un sequestro di 97mila euro ciascuno. Tra le associazioni fittizie anche una di volontariato gestita dal sindaco nei cui locali è stato trovato un dentista abusivo, ma anche un pub che non ha mai esercitato l’attività e, infine, un sodalizio di Protezione civile. Tutti i fondi erano stati ottenuti tramite il Por Calabria.

Tra i dodici che saranno obbligati a presentarsi alla polizia giudiziaria risultano anche Maurizio Maiolo, attuale assessore alla giunta di Nardodipace, e la moglie. L’uomo è stato consigliere di maggioranza dell’Amministrazione comunale sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2011. 

LOIELO SOSPESO DAL PARTITO – Nel frattempo il sindaco Loielo è stato sospeso da ogni incarico di partito da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Lo comunica il settore nazionale organizzazione. Loielo era stato candidato alle ultime elezioni regionali. «Auspichiamo – si legge nella nota – che Romano Loielo sappia dimostrare la sua estraneità alle accuse che gli sono state rivolte. La sua appartenenza alla Guardia di Finanza è stata per noi garanzia di rettitudine. In attesa che la magistratura faccia il suo lavoro, comunichiamo la sospensione del sindaco Loielo da ogni incarico di partito».

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