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Il porto di Gioia Tauro

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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – La crescita del porto di Gioia Tauro passa, anche, dalla decisione strategica di ridurre le tasse d’ancoraggio. L’obiettivo è quello di abbattere il gap di concorrenza con i porti che operano nel circuito internazionale del Mediterraneo.

L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, ha adottato il Regolamento che riduce le tasse d’ancoraggio per l’anno 2021, per offrire, è scritto in una nota, «un chiaro supporto allo sviluppo dei porti della propria circoscrizione (Gioia Tauro, Corigliano Calabro, Crotone, Vibo Marina e Taureana di Palmi).
Nello specifico i benefici sono applicati a tutte le navi commerciali, ma non alle navi passeggeri, e si articolano in base alle diverse tipologie».

Nel porto di Gioia Tauro, prosegue la nota, «le portacontainers, e tutte le altre tipologie di navi, di stazza superiore alle 80 mila tonnellate avranno una riduzione del 100% sulle tasse previste dalle misure indicate all’art. 1 del D.P.R.107/2009. Mentre, per quelle di stazza fino a 80 mila tonnellate la riduzione sarà del 65%. Adeguato beneficio è stato pianificato anche per le navi car carrier. Nello specifico le navi di stazza superiore alle 30.000 tonnellate avranno una riduzione del 90%, mentre quelle di stazza fino a 30.000 tonnellate godranno di una riduzione pari al 65%. Il provvedimento sarà adottato fino alla concorrenza della somma pari a 1,5 milioni di euro, derivante dalla riduzione delle spese correnti dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, relative all’esercizio finanziario 2021».

La somma disponibile, è scritto nella nota, «sarà assegnata alle navi in relazione alla tipologia di traffico. In particolare, una quota parte della somma disponibile, pari al 3,5% del totale, è destinata al rimborso delle tasse d’ancoraggio corrisposte dalle car carrier. Mentre la somma residua sarà destinata al rimborso delle tasse d’ancoraggio corrisposte dalle navi porta contenitori e dalle altre tipologie di navi. Si tratta, comunque, di un plafond che potrà essere integrato dall’eventuale contributo dei Ministeri competenti e da contributi regionali o di altri soggetti».

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