Iaquinta nella foto con il boss Grande-Aracri
2 minuti per la letturaCUTRO – Agli atti dell’inchiesta “Aemilia”, una delle tre mega operazioni con cui, sul finire del gennaio scorso, è stato disarticolato il “locale” di ’ndrangheta di Cutro, c’è anche una foto che ritrae il presunto boss Nicolino Grande Aracri insieme a Vincenzo Iaquinta, l’ex calciatore della Juventus campione del mondo di Germania 2006. Lo scrive Antonio Anastasi sul Quotidiano di oggi, facendo riferimento a uno scatto che risalirebbe al luglio 2011.
A casa di Grande Aracri, in contrada Scarazze, secondo i carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Adda, Vincenzo si sarebbe trovato insieme al padre, Pino, tra gli arrestati per associazione mafiosa. Una “certezza” che gli inquirenti desumono dal fatto che, nel corso di «un’importantissima conversazione» intercettata il 3 luglio 2011 Antonio Gualtieri, ritenuto uno dei capi della cellula al Nord, contatterebbe Pino Iaquinta dicendogli: «ascolta un poco, ti chiedevo una cortesia… se qualcuno ti dovesse domandare, tu non mi hai visto, lì…». Era una riunione preliminare, secondo la ricostruzione degli inquirenti, alla creazione di un pool di imprese, «le più grosse che abbiamo a Reggio Emilia», per una serie di appalti in Calabria. Tanto più che Gualtieri, una volta rientrato a Reggio Emilia, meta dell’esodo di migliaia di cutresi emigrati, avrebbe contattato gli imprenditori Antonio Rizzo e Salvatore Aiello informandoli dei voleri del boss con particolare riferimento alla necessità di scalzare i “romani” nell’acquisizione di commesse a Crotone e a un investimento di 150 milioni di euro per la realizzazione di un parco eolico a Cutro.
Dell’ex calciatore se ne parlerebbe in una discussione tra Gualtieri e Bilbil Elezhai. «Ora ti faccio vedere che entro lunedì mi porta le magliette della Juve questo qua – racconterebbe il cutrese all’albanese – ho dato qua la magliettina a mio figlio io… siccome io non lo conoscevo al figlio… è andato lui, gliel’ha chiesto e dice: “che devo dare una magliettina al compare Tonino… subito, immediatamente, che la deve portare al figlio”… mi ha portato la magliettina con la sua dedica… perchè prima che venissi su, quest’estate, siamo stati a mangiare a casa sua, capito? Fuori, all’aperto».
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