X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

SONO in stato di agitazione da mercoledì e stamattina, alle ore 7, bloccheranno il cantiere le maestranze, circa una sessantina, impegnate sul tormentato ultimo lotto della superstrada Bradanica.
Protestano perchè a 11 dei loro colleghi non è stato rinnovato il contratto di lavoro e temono che possa essere l’anticamera di un nuovo stop ai lavori. La decisione di inasprire la protesta, fino al blocco del cantiere, è stata presa mercoledì, durante l’assemblea indetta dai sindacati di categoria Filca, Fillea e Feneal. Anche per i sindacati il mancato rinnovo dei contratti a termine è un pessimo segnale.
Franco Pantone, della Filca Cisl, la spiega così: «Se non rinnovi il contratto a un sesto della tua forza lavoro, vuol dire che ti stai fermando, non vedo altre giustificazioni. Noi temiamo che i lavori di questo tormentato ultimo lotto possano per l’ennesima volta arenarsi e perciò, con l’occupazione del cantiere, vogliamo lanciare insieme ai lavoratori un segnale forte all’Anas e al contractor Aleandri». A due anni dalla ripresa dei lavori, fa notare il sindacalista della Filca, l’opera è ancora al cinquanta per cento. «Di questo passo e senza ulteriori intoppi ci vorranno, ad essere ottimisti, altri due-tre anni per completare i lavori e la città di Matera non può permettersi di arrivare al fatidico appuntamento del 2019 senza un’infrastruttura fondamentale come l’asse bradanico che, come dimostra anche la vicenda Fiat, costituisce sempre più la grande direttrice di sviluppo di tutta la regione».
L’ultimo vertice convocato in Prefettura sulla viabilità, compresa la Bradanica è di qualche mese fa. Per la maggior parte dell’incontro, il tema centrale è stato quello economico-finanziario, annunciando una svolta inattesa, ovvero che l’Anas, come ha spiegato l’ex assessore regionale Luca Braia, avesse previsto per lavori sulla Bradanica 15 milioni, di cui 7 per eventuali contenziosi che avessero dovuto presentarsi. Non c’è stata alcuna contestazione e, dunque, si disse che la somma (pari a quella necessaria per completare le opere viarie di servizio anche sulla Statale 99), ci sarebbe stata.
Ma le difficoltà delle imprese, più volte segnalate, aumentano in modo esponenziale.
«Per la Regione e l’Anas siamo una Provincia di serie C. -disse polemico l’allora presidente della Provincia Franco Stella- Da quattro anni denuncio questi problemi e non sono mai stato convocato per parlarne. Partecipo ad una riunione che, anzichè svolgersi alla Provincia, si tiene in Prefettura». Nessuna polemica ovviamente con l’istituzione di Governo, ma un dato prettamente politico che l’esponente dell’ente di via Ridola aveva segnalato vivacemente: «Dal 2009, abbiamo tentato in tutti i modi e ricevuto solo false promesse, da chi si è impegnato in modo surretizio e anacronistico».

a.corrado@luedi.it

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE