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Il tavolo dell'incontro di ieri

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Come promuovere il rilancio di aziende confiscate alla criminalità organizzata e far sì che associazioni, cooperative sociali e altri soggetti possano mettere a frutto lavoro e opportunità? È una delle domande alle quali prova a dare risposte concrete O.K. Open Knowledge, il programma che la Camera di commercio di Bari svilupperà a livello territoriale fino a dicembre 2022, con il coordinamento di Unioncamere nazionale, insieme alle camere di commercio di altre quattro regioni (Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia) oggetto dell’intervento nell’ambito del programma operativo nazionale sulla legalità 2014-2020 gestito dal ministero dell’Interno.

Sono in tutto il Paese 2 mila 796 le aziende confiscate in via definitiva al 30 marzo di quest’anno. Dato aggiornato che vede la Puglia rappresentare il 6,2 per cento del totale, con 118 imprese.

“La maggior parte –ricorda una nota della Camera di commercio di Bari – è nel commercio (41), seguono alberghi e ristoranti (17), attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (14), costruzioni (11), agricoltura (6), trasporti e magazzinaggio (5) e la restante in altri settori”. Questa invece la ripartizione per province: 34 a Bari, 6 nella Bat, 27 a Brindisi, 6 a Foggia, 18 a Lecce e 27 a Taranto.

L’obiettivo è diffondere la conoscenza del portale web messo a disposizione sulle aziende confiscate, tra enti e soggetti attivi sul territorio “in modo tale che possano svilupparsi sinergie e collaborazioni fra istituzioni, imprese, associazioni di categoria, cooperative e imprese sociali”. Il portale “Aziende confiscate” appartiene alla più grande programma dell’agenda digitale.

È uno strumento messo a disposizione da chiunque per accedere a elenchi e procedure relative alle aziende sottratte alle organizzazioni criminali che possono così essere rimesse in un circuito di legalità. Nel portale sono pubblicate le informazioni relative alle aziende definitivamente confiscate che sono in gestione dell’Anbsc oppure da questa destinate.

Fonte primaria dei dati presenti è il sistema ReGIO, il sistema informativo di cui si è dotata l’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati, anche attraverso il registro delle imprese. A questo si aggiungono percorsi formativi utili a chi sia interessato negli investimenti.

«Open Knowledge – ha spiegato il presidente dell’ente barese, Alessandro Ambrosi – vedrà la Camera di Commercio di Bari impegnata a creare valore sociale, economico e civile per il territorio, in rete con il sistema camerale nazionale e con tutti i soggetti coinvolti. Riportare le aziende confiscate nel mercato legale è un’azione di rete e per questo serve favorire le collaborazioni e i partenariati tra pubblico e privato».

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Alice Possidente

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Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

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