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CASSANO ALL’IONIO – Nel giorno del ricordo del piccolo Cocò Campolongo, assassinato a soli tre anni assieme al nonno, sorvegliato speciale, e alla sua compagna, la città si scopre più forte grazie proprio ai suoi piccoli cittadini. 

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Quello che è arrivato è stato un messaggio alquanto forte, lanciato da bimbi e ragazzi contro il malaffare. Tutte le manifestazioni per la legalità svoltisi nei vari Istituti scolastici cittadini, infatti, non sono state banali ma da ognuna è partito un segnale di rinascita. «Bisogna ritornare alla legalità, all’onestà, al rispetto della vita che al piccolo Cocò è stata tolta», hanno gridato «Dobbiamo imparare a rispettare le norme. Tutto si deve ottenere,con impegno e lavoro», ha detto una giovane alunna. 

La lunga giornata di riflessione sulla legalità ed in ricordo del piccolo Cocò si è chiusa con un corteo silenzioso dei ragazzi della scuola media “G. Troccoli” che si è snodato lungo Corso Laura Serra sino via Feliciazza. Proprio sul corso principale, in segno di protesta contro la malavita, i giovani si sono fermati per due minuti, dando vita ad un flash mob per la legalità.

Sono diverse le manifestazioni promosse per ricordare la “mattanza” di Cassano; tra queste anche una Santa Messa alla quale, però, non ha potuto partecipare Antonia Iannicelli, la madre del piccolo Cocò, detenuta agli arresti domiciliari ed alla quale non è stato concesso il permesso.

 

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