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Un momento della partita

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BARI 0
FIDELIS ANDRIA 0

BARI (4-3-1-2): Polverino 6; Celiento 6.5 (21’ st Belli sv), Terranova 6.5, Gigliotti 6, Mazzotta 6; Maita 6 (21’ st Bianco sv), Maiello 6, D’Errico 5.5 (21’ st Mallamo sv); Galano 5 (35’ st Simeri sv); Antenucci 6 (27’ st Citro sv), Cheddira 6. A disposizione: Frattali, Di Cesare, Simeri, Botta, Misuraca, Scavone, Ricci, Paponi. Allenatore: Mignani 5.5

FIDELIS ANDRIA (4-1-4-1): Saracco 6; Benvenga 6 (37’ st Bortoletti sv), Monterisi 7, Alcibiade 6, Nunzella 5.5; Bonavolontà 6; Ciotti 6.5, Casoli 6, Urso 5.5 (45’ st Ortisi sv), Carullo 6; Sorrentino 6 (33’ st Messina sv). A disposizione: Vandelli, Paparesta, Legittimo, Bolognese, De Marino, Riggio, Di Schiena, Cirillo, Calamita. Allenatore: Di Leo 7

ARBITRO: Tremolada di Monza 6.5

NOTE: Spettatori 24.332 (di cui 430 abbonati e 967 ospiti). Ammoniti Maita, Benvenga, Gigliotti, Belli, Bortoletti. Angoli 5-3. Recupero 0‘ pt, 5‘ st.

BARI – La festa è solo rinviata, ma in un certo senso è già iniziata. Al “San Nicola” Bari e Fidelis Andria impattano sullo 0-0 in una partita arida di grandi emozioni, pregna di ansie promozione lato Bari e di azioni ben gestite lato Fidelis, che dal suo canto fa la formica e prende un punticino importante accorciando sul Potenza. Per il Bari l’appuntamento con la promozione è rinviato alla trasferta di Latina. Mignani ritrova Galano sulla trequarti, Di Leo rilancia Benvenga e Casoli dal primo minuto nel 4-2-3-1.

La partenza è equilibrata e viva, anche se a marce non particolarmente alte: un assolo di Ciotti dopo due minuti viene smorzato dalla retroguardia biancorossa, il Bari risponde con una conclusione lenta e centrale di Maita.

Ciotti sembra il più galvanizzato degli ospiti e si fa vivo con una conclusione nei 16 metri fuori non di molto, la risposta del Bari è affidata a una zuccata di Celiento su corner.

A metà frazione c’è lo spazio sugli spalti per il ricordo di Marco, tifoso andriese morto in un tragico incidente stradale 4 anni fa, di cui è ricorso martedì 22 l’anniversario, con uno striscione dei federiciani accolto con scroscianti applausi dalla Curva di casa, che espone poi uno striscione dello stesso tenore nel finale di primo tempo. I padroni di casa sono presi dalla fretta del gol decisivo e cercano giocate azzardate, gli ospiti si difendono con ordine e cercano di ribaltare il fronte con sviluppi veloci e semplici.

Il biancorosso più attivo è Celiento, che si fa vedere ancora con una rovesciata stilisticamente perfetta ma su cui Saracco non deve sudare. A pochi minuti dal duplice fischio si rivede l’Andria con una girata di Sorrentino, che però si spegne alla destra di Polverino.

Su un’azione ben manovrata dall’Andria ma chiusa con un passaggio sbagliato di Casoli, si chiude un primo tempo in cui è messa in risalto la fretta dei biancorossi e l’intelligenza dei leoni, ben organizzati e anche discretamente coraggiosi.

Al ritorno dagli spogliatoi, la contesa rimane sorniona per una decina di minuti, poi il Bari sale di colpi: Maita sradica un pallone ma sbaglia l’assist, Cheddira accoglie di testa un cross di Celiento e costringe Saracco all’allungo.

I biancazzurri non rinunciano ad offendere, un’altra volée di Sorrentino da schema su punizione, Polverino blocca. Antenucci imbuca per D’Errico che arriva sulla palla solo in scivolata, tiro velleitario. Al minuto 65 il Bari va più vicino che mai alla rete: falcata di Galano in campo aperto, pallone scaricato un attimo in ritardo su D’Errico, il tiro dell’ex di turno è sporcato in corner.

Mignani prova a dare una scossa cambiandone tre tutto d’un colpo, di cui mezzo centrocampo, ma non ha effetto: la partita smarrisce la sua carica agonistica, le due compagini si accontentano del pareggio. Il Bari ci prova nel recupero, con una conclusione di Simeri bloccata in due tempi e una di Cheddira alta, ma non buca un’Andria ermetica.

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