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VALBASENTO – L’Azienda sanitaria materana, dal 31 dicembre, ha interrotto i controlli strumentali per i lavoratori ex esposti all’amianto, sottoposti a sorveglianza speciale, che si svolgevano ciclicamente presso l’Unità operativa di Radiologia dell’ospedale di Matera.
A denunciarlo è Mario Murgia, presidente Aiea (Associazione Italiana Esposti Amianto) Valbasento, che ha scritto una lettera al sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, al governatore Marcello Pittella e all’assessore regionale alla Sanità Flavia Franconi, in cui spiega che l’interruzione sarebbe dovuta «al mancato pagamento delle spettanze relative ad oltre un anno di lavoro».
Murgia riprende il problema annoso dell’esposizione all’amianto, considerando il recente progetto della Regione Veneto, corredato da un protocollo di sorveglianza sanitaria, che contempla anche la Basilicata (regione con il maggior numero di ex esposti avviati a sorveglianza sanitaria,) perché, a giudizio di Murgia, «il suo protocollo di sorveglianza sanitaria, benché aderente a quanto raccomandato anche dalla Conferenza di Helsinki del 2014, non è stato ufficializzato e non esiste un report medico-scientifico del lavoro svolto. Non è stata data alcuna visibilità, a livello locale e nazionale, al notevole lavoro svolto in questi anni per scarsa attenzione e interesse da parte dei rappresentanti regionali a capo del progetto.
Malgrado la Regione Basilicata abbia aderito al progetto Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute), non ha mai partecipato a incontri, benché invitata a farlo in più occasioni, con i propri rappresentanti regionali. La mancata partecipazione ha, di fatto, escluso la regione da ogni possibilità di evidenziare quanto di eccellente fatto fino ad oggi e l’ha emarginata da ogni decisione collegiale attiva in merito alla bozza di protocollo della sorveglianza sanitaria del Ccm». Poi ci sono lavoratori che ancora non hanno effettuato la prima visita, in attesa da oltre 8 mesi perchè l’ospedale materano è ingolfato.
Murgia sottoliena, infine, che nonostante le sollecitazioni relative alla problematica amianto, la Regione Basilicata non ha ancora ufficializzato il proprio piano regionale amianto. Serve uno studio epidemiologico di settore e di area, che permetterebbe di correlare le malattie oncologiche all’esposizione ad agenti chimici, sostanze tossiche e/o nocive.

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