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MILANO – Ci sono voluti 38 anni ma alla fine un omicidio di ‘ndrangheta, uno tra i primi commessi a Milano, è stato risolto dai carabinieri del capoluogo lombardo: si tratta della morte di Giuseppe De Rosa, ucciso il 9 ottobre del 1976. Per i militari dell’Arma il responsabile è Rocco Papalia, boss dell’omonima cosca, attualmente detenuto nel carcere di Secondigliano, a Napoli.
De Rosa fu ucciso al culmine di una rissa scoppiata in un locale. Nell’immediato si pensò ad un delitto scaturito in seguito a una lite per ragioni sentimentali legate ad una donna, ma secondo i militari sarebbero emersi anche contrasti tra famiglie nella loro terra d’origine in Calabria.
I carabinieri hanno stabilito la presunta colpevolezza di Papalia senza nessun riscontro testimoniale ma piuttosto grazie alle indagini dell’inchiesta “Platino”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, che nel gennaio 2013 aveva condotto a numerosi arresti. Si è così potuto fare luce su uno dei primi delitti commessi dalla ‘ndrangheta a Milano, un delitto deciso per affermare la potenza intimidatrice di quello che allora veniva soprannominato “il clan dei calabresi”.
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