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MELFI – Anche la Procura di Potenza vuol vederci chiaro sul carico di rifiuti solidi urbani che conteneva materiale radioattivo e che mercoledì scorso ha fatto scattare l’allarme del sensibilissimo portale del termodistruttore Fenice di Melfi che ha immediatamente diramato l’allarme.
Un atto quasi dovuto, anche se a 24 ore di distanza dall’ennesimo episodio che ha creato molto panico tra le popolazioni del posto, i messaggi delle autorità competenti sono rassicuranti. «A far scattare l’allarme potrebbe essere stato anche un banale rifiuto smaltito in maniera errata da un soggetto sottoposto a radio o chemioterapia», spiegano dal Comando provinciale dei vigili del Fuoco di Matera, dotato di un nucleo specializzato in radioattività per la presenza sul territorio del sito della Sogin.

m.labanca@luedi.it

(L’articolo completo sull’edizione acquistabile online e in edicola)

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