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BERGAMO – Sequestrati in aeroporto per due giorni. Incredibile, ma vero. La disavventura per un centinaio di calabresi, costretti a restare a Bergamo. E’ dal nord che cominciano i disagi. Rynaiar alle 17.30 di domenica sera fa sapere, attraverso sms, a chi aveva prenotato che il volo per Lamezia delle 19.50 è saltato. Cancellato. Colpa di un radar che fa cilecca a Milano. Nel messaggio si invitano i passeggeri a prenotare un altro volo, attraverso il sito della Rynaiar. Nessuno ci riesce. Internet è bloccato. Troppe richieste. I malcapitati si precipitano in aeroporto, a Bergamo. Fanno una fila di due ore e viene detto loro che se vogliono raggiungere la Calabria c’è un solo posto (uno, sic) per Crotone nella giornata di martedì, in serata. Oppure bisogna aspettare o meglio pernottare a Bergamo due giorni, perchè tutto tornerà alla normalità mercoledì. Ecco sì, mercoledì, i calabresi rimasti prigionieri a Bergamo potranno tornare a Lamezia e farlo in aereo.
«La situazione è paradossale – dice uno dei calabresi che ha contatto Il Quotidiano – abbiamo atteso in fila per due ore, per sapere che non potevamo ripartire. I soldi? Chi vuole chiedere il rimborso può farlo attraverso un modulo, altrimenti niente, non ci hann fatto pagare la successiva prenotazione, che siamo stati costretti a fare. Il punto è che siamo costretti a restare a Bergamo fino a mercoledì. E chi lo paga l’albergo?».
Insomma in Calabria devono tornare in tanti e stavolta a non funzionare è un radar del nord, di Milano. Solo che poiché i voli sono pochi per la Calabria e la domanda è tanta in questi giorni di festa, se nel resto d’Italia tutto si risolve in poche ore di ritardo, per arrivare al sud, come nel medioevo bisogna aspettare giorni.

 

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