Il carcere mandamentale di Mileto
1 minuto per la letturaMILETO (VIBO VALENTIA) – L’emergenza legata alla guerra, e soprattutto all’ondata di profughi che sta raggiungendo tutti i Paesi d’Europa compresa l’Italia, spinge il Partito Democratico miletese a riportare all’attenzione dell’opinione pubblica la struttura del carcere mandamentale di Mileto. opera realizzata nel corso degli anni 90 e mai entrato in funzione che oggi versa in totale stato di abbandono.
Per lanciare la proposta i Democrat miletesi hanno scritto una lettera al sindaco, Salvatore Fortunato Giordano, al prefetto di Vibo Valentia, al Vescovo Attilio Nostro, al commissario straordinario dell’Asp e al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria della Calabria.
«L’emergenza umanitaria – si legge nella lettera a firma Circolo Pd di Mileto – causata dall’invasione dell’Ucraina ha commosso il mondo civile che è impegnato in una gara di solidarietà per soccorrere il popolo ucraino». Richiamando la necessità che tutti facciano la propria «parte nell’opera di accoglienza» il Pd locale «ritiene che il nostro Comune debba attivarsi destinando la Casa mandamentale, mai entrata in esercizio, a casa di accoglienza e di asilo per gli ucraini che fuggono dalla guerra».
Il Partito democratico nella sua missiva, comunque, riconosce di esser consapevole «che si richiedono interventi di manutenzione sullo stabile per renderlo agibile, ma il soccorso di chi scappa dal genocidio non può essere ostacolato da pastoie burocratiche».
Detto ciò, per il circolo cittadino del partito di Enrico Letta «l’amministrazione comunale deve valutare la fattibilità della proposta e sostenerla con forza davanti alle Autorità e agli organismi competenti se davvero crede nei principi dell’umanità, della solidarietà e dell’accoglienza»
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