Francesco Paolo Figliuolo
1 minuto per la lettura“Il 31 marzo voglio passare la mano perché ho un incarico importante come comandante del Covi (Comando operativo di vertice interforze, ndr) e mi voglio dedicare a quello. Penso di aver fatto la mia parte, ho visto cose belle e cose meno belle ma basta così. Sono un tecnico e voglio rimanere un tecnico”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della presentazione del libro scritto con Beppe Severgnini ‘Un italiano’, edito da Rizzoli, a ‘Libri Come’, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
“Perché ho scritto questo libro? Per lasciare traccia di quello che sono – ha aggiunto Figliuolo – Poi metà del libro parla di questa incredibile avventura che mi è capitata di fare, come commissario straordinario per l’emergenza Covid. Così, se avrò dei nipotini, magari un giorno leggeranno cosa ha fatto il nonno”.
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