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In riferimento della terza edizione del Censimento permanente della popolazione, in Campania si contano 5.624.260 residenti. I dati censuari, registrano rispetto all’edizione 2019, una riduzione di 87.883 unità nella regione. Il 53,1% della popolazione campana vive nella provincia di Napoli, che ricopre l’8,6% del territorio e dove si registrano i più elevati valori di densità di popolazione, 2.533,4 abitanti ogni km2 contro i 411,4 in media nella regione. All’opposto, Avellino e Benevento, province a maggior vocazione rurale che coprono il 35,7% della superficie regionale, presentano i più bassi livelli di densità, con valori pari rispettivamente a 143,6 e 128,2 abitanti per km2.

Nelle province di Caserta e Salerno, che insistono sul 55,6% del territorio campano, risiedono, rispettivamente, 340,2 e 215,2 abitanti ogni km2. Tra il 2019 e il 2020 la popolazione diminuisce in tutte le province, con perdite maggiori, in termini assoluti, in provincia di Napoli (-47.665 unità), seguono Salerno e Caserta (rispettivamente -15.413 e -11.763 residenti). Le province di Avellino e Benevento registrano, invece, una maggiore riduzione di popolazione in termini percentuali (-1,8 e -2,1%), ma la minore diminuzione in valore assoluto (-7.440 e -5.602 unità).

Tra il 2019 e il 2020 solo 60 dei 550 comuni campani non hanno subito perdite di popolazione e tra questi non si contano capoluoghi di provincia. E’ quanto fa sapere l’Istat Sono invece 490 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto le perdite più consistenti si registrano a Napoli (-26.756) e Salerno (-2.350); in termini relativi nei comuni di Rofrano in provincia di Salerno (-9,0%) e Pietradefusi (- 6,9%) in provincia di Avellino. Sotto il profilo della dimensione demografica, il 26,7% dei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti e il 20% dei comuni tra 10.001 e 20.000 abitanti non hanno perso residenti. La popolazione risulta invece in calo nel 95,1% dei comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 residenti e nel 92,6% di quelli con popolazione tra 5.001 e 10.000 residenti. Le famiglie italiane aumentano ma sono sempre più piccole: al 31 dicembre 2019, il 99,4% dei 59.641.488 residenti in Italia vive in famiglia, mentre sono sono 382.067 le persone che abitano in ospizi, istituti di cura e altre residenze collettive.

La fotografia la scatta l’Istat con l’ultimo Censimento permanente della popolazione 2018-2019. Rispetto al Censimento del 2011, in linea con l’andamento negli ultimi decenni, le famiglie sono aumentate di 1.239.356 unità (+5%), passando da 24.611.766 a 25.851.122; considerando gli ultimi 50 anni, l’aumento è di quasi 10 milioni (15.981.177 nel 1971) ma il numero medio di componenti scende da 3,35 del 1971 a 2,29 e diminuiscono notevolmente le famiglie numerose tanto che mentre nel 1971 le famiglie formate da cinque componenti o più erano 3.437.440 e rappresentavano il 21,5% del totale delle famiglie, oggi se ne contano solo 1.318.804 e costituiscono poco più del 5% delle famiglie censite.

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