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LAGONEGRO – I soldi ci sono, l’interesse immutato da parte della concessionaria Sol spa pure, ma soprattutto c’è la volontà politica. Perché, per il presidente Pittella, l’ospedale per acuti di Lagonegro è un impegno preciso, assunto nei confronti della comunità, fin dall’inizio del suo mandato. Fino ad ora rispettato nei tempi.
Così come annunciato, è stato presentato agli inizi di novembre il progetto esecutivo e il nuovo responsabile unico del procedimento, l’ingegner Giuseppina Lo Vecchio, ha già provveduto a convocare la conferenza dei servizi per fine dicembre: il primo step dell’iter che porterà all’approvazione definitiva del progetto.
Il RUP è ancora più rassicurante: «Non voglio fare previsioni precise, ma mi sento di poter dire che agli inizi del nuovo anno partiranno i cantieri». Insomma, il lagonegrese non avrebbe motivi per temere un disimpegno rispetto a un progetto iniziato nel 2008 e che a quest’ora avrebbe potuto essere già realtà. I ritardi ci sono stati, e per diverse cause.
Dalla difficile gestione delle procedure degli espropri, ai sondaggi di tipo geotecnico, resi necessari dalla particolare conformazione del territorio. Sondaggi eseguiti con il metodo osservazionale: un monitoraggio continuo sulla stabilità dei terreni per verificare la fattibilità di un progetto “sensibile” come quello dell’ospedale che si candida a essere il terzo per importanza in Basilicata.
La progettazione esecutiva è stata realizzata da un pool di progettisti di elevata tiratura. Anche i consulenti della regione Basilicata i professori Viggiano e Di Nocera, massimi esponenti del settore, si sono espressi favorevolmente sulla eseguibilità dell’opera e che anzi lo hanno definito come «un progetto destinato a essere un caso di scuola».
Ed è anche sulla base di questa valutazione che il nuovo Rup che si è insediato a maggio scorso ha dato un grosso impulso al disbrigo di tutte le procedure necessarie per la partenza: in testa, quelle necessarie alla predisposizione del progetto esecutivo. Il risultato è nei più di 1000 elaborati che lo compongono, a cui ora manca l’ok finale da parte di tutti enti interessati.
Dopo due anni, inoltre, è stato sottoscritto il contratto con la società di validazione del progetto esecutivo. Insomma, sono stati fatti importanti passi avanti. A riconoscerlo, anche il comitato di Lagonegro, costituitosi ad hoc, che da anni porta avanti la battaglia per la realizzazione della grande struttura ospedaliera. E che oggi rinnova l’auspicio al rispetto degli impegni, ma esprime anche grande soddisfazione per la accelerazione di un procedimento per troppo tempo rimasto fermo. Tanto da far temere a qualcuno la mancata volontà di andare fino in fondi. Timori rafforzati dai contemporanei investimenti che si stanno facendo sulla vecchia struttura.
E che a questo punto si spiegherebbero con la necessità di garantire le condizioni minime di tenuta di un ospedale che, almeno per altri quattro anni (tempo minimo necessario per la costruzione del nuovo polo sanitario), sarà il presidio operativo di riferimento di tutto il lagonegrese. «L’ospedale unico si farà e nei tempi più celeri possibili»: dalla Regione arrivano rassicurazioni che trovano conferma negli impegni mantenuti dal governatore.

m.labanca@luedi.it

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