1 minuto per la lettura
ATELLA – Siamo in Italia, nel 2014 e dal 1992 e quindi da 22 anni, è stata emanata una legge che ha reso il materiale edile amianto fuori legge e quindi da allora tutti i comuni avrebbero dovuto tutelare i propri cittadini bonificando questo materiale cancerogeno.
Nel comune di Atella sono ancora molte le zone non bonificate, specialmente dove ci abita della gente. In tre vie importanti del comune angioino la presenza di eternit è ancora ingombrante, soprattutto sulle strutture.
In via Marconi, storica via del paese, due prefabbricati comunali abitati il cemento amianto campeggia sui tetti.
La cosa che fa scalpore è che in uno dei due prefabbricati vivono due ragazzi minorenni, un 14enne ed un 17enne.
Altro problema in via Sant’Eligio, nei pressi di un vecchio campanile e della piscina, si può osservare un casolare abbandonato dove sorgeva un negozietto, anche qui è ben nota la presenza di questo materiale fuori legge utilizzato per coprire la superficie.
Il problema è che che lì vicino ci abitano molte persone vista la presenza di un intero quartiere popolare.
Anche qui c’è una bella presenza di ragazzi minorenni che frequentano ancora le scuole elementari e medie.
Ultimo passaggio: viale dei Fiori, anche lì sorgono diversi prefabbricati con copertura in eternit e all’interno di questi ci vivono giovanissimi. Lì vicino sorge l’oratorio frequentato da giovani di tutte le età. Queste tre zone formano un vero e proprio triangolo dell’eternit che “abbraccia” l’intera zona.
Il messaggio dei cittadini è chiaro: bonificare l’amianto ormai neanche più in buone condizioni. E questo rappresenta il vero pericolo dell’eternit. Le crepe e l’usura infatti provocano la dispersione delle micidiali microfibre responsabili di problemi anche molto gravi.
an. ca.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA