L'incidente in cui ha perso la vita Lorenzo Monaco a Corigliano-Rossano
INDICE DEI CONTENUTI
REGGIO CALABRIA – Sette vittime nei primi due mesi dell’anno. Due solo nella giornata di ieri. È il triste bilancio del tributo di sangue che la Calabria ha pagato nei primi 58 giorni del 2022 alla “Strada della morte”, la Statale 106 jonica, che nel suo terrificante registro conta oltre 700 decessi e più di 24.500 feriti a partire dal 1996.
Un’ecatombe che, benché le sue cause siano da attribuire a molteplici fattori, da più parti si accosta principalmente alle precarie condizioni di sicurezza dell’arteria che collega Reggio Calabria e Taranto e costeggia il litorale jonico calabrese per oltre 400 chilometri.
Oggi seduta del Consiglio regionale sulla SS106
All’indomani degli incidenti costati la vita a Francesco Saccà, morto nel tratto reggino, e a Lorenzo Monaco, deceduto nella zona industriale di Corigliano-Rossano, le “problematiche della Strada statale 106 jonica” approdano in Consiglio regionale nella seduta prevista nel pomeriggio di oggi. Una sorta di triste monito alla politica, dunque, le morti di ieri. Una politica chiamata ora ad andare oltre le dichiarazioni d’intenti e ad assumere provvedimenti concreti che non rendano vano il dolore delle centinaia di famiglie che hanno raccolto i propri cari dall’asfalto di una strada maledetta.
L’accusa di Pugliese: «Strage di Stato»
E contro la politica punta l’indice ancora una volta Fabio Pugliese, anima dell’associazione Basta vittime sulla Strada statale 106, che dopo gli ultimi incidenti mortali senza mezzi termini torna alla carica: «Continua la strage di Stato sulla famigerata e tristemente nota “Strada della morte” in Calabria nell’inerzia della politica romana ma, soprattutto, dei nostri parlamentari eletti a Roma».
Quindi, sull’assise regionale di oggi, aggiunge: «Auspico che il Consiglio regionale possa approvare un atto amministrativo in cui impegna la giunta regionale a chiedere al Governo la revoca immediata della delibera Cipess sulle politiche di coesione; la riassegnazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione; la rideterminazione degli interventi previsti dal commissario straordinario per la strada statale 106 Jonica, attraverso una concertazione con la Regione Calabria, assegnando loro una priorità sulla base di criteri oggettivi e, soprattutto, chiedendo che siano finanziati e realizzati. Inoltre bisogna pretendere dall’Anas Spa interventi di messa in sicurezza urgente ed azioni mirate di ordinaria e straordinaria manutenzione».
Due morti e cinque feriti in poche ore
Tornando alla fredda cronaca, il report degli incidenti riparte dalla ricostruzione degli ultimi due sinistri. Quello costato la vita a Francesco Saccà è avvenuto nella notte tra sabato e domenica e ha coinvolto cinque autovetture nel tratto reggino della 106 Ter “Jonica”, tra lo svincolo di Ravagnese aeroporto e quello di Arangea, carreggiata Nord.
La vittima è un 27enne di Ortì, frazione collinare del capoluogo, ma nello scontro si conta un altro ferito grave. La carambola sarebbe stata favorita dall’asfalto reso viscido dalla pioggia. Il tratto interessato (come ricorda il collega Andrea Iacono sul Quotidiano del Sud oggi in edicola) «benché strada a scorrimento veloce a doppia carreggiata e due corsie per senso di marcia, presenta una delle tante stradine di accesso irregolare di cui è disseminato l’intero tracciato della Statale. Un innesto a raso senza corsia di accelerazione. Una rampa stretta che allaccia alla Statale, un accesso pericoloso da sempre temuto, segnalato dalle associazioni e stigmatizzato dagli utenti della strada. Ma mai chiuso. Come tanti altri. E anche in questo caso, in attesa di riscontri ufficiali, è finito subito al centro delle polemiche social».
L’incidente mortale a Co-Ro
Copione non dissimile da quello dell’incidente avvenuto intorno alle 20 di ieri sera nel Cosentino. Due i mezzi coinvolti, una Bmw e una Volkswagen. Una vittima, Lorenzo Monaco, 37 anni di Rossano. Quattro i feriti. Tra loro un ragazzo di 14 anni. La ricostruzione della dinamica dell’incidente, avvenuto all’altezza del bivio del centro commerciale “I portali”, è affidata alla Polizia stradale di Trebisacce. «Quante altre persone dovranno perdere la vita prima che lì venga realizzata la rotatoria già progettata ed approvata dal Consiglio comunale di Corigliano Calabro il 31 marzo del 2018?» ha chiesto polemicamente Fabio Pugliese di fronte all’ennesima tragedia.
Un rosario senza fine
Francesco Saccà e Lorenzo Monaco sono rispettivamente la sesta e la settima vittima della Statale 106 nel 2022. Dal 1° gennaio ad oggi, ricorda Andrea Iacono, hanno perso la vita Luca Laudone di 19 anni a Corigliano-Rossano (Cs) e Pasquale Varano di 74 anni a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio (Cz) il 10 gennaio, Aurelio Giorgi di 47 anni a Riace (Rc), l’11 gennaio, Davide Origlia di 29 anni e Gabriele Origlia di 29 anni a San Sostene (Cz), il 31 gennaio. Davvero un triste rosario senza fine.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA