Il sindaco Guarente con la nuova Giunta
2 minuti per la letturaPOTENZA – Lo avevamo scritto nell’edizione di ieri che l’intesa era vicina. Un’intesa, figlia anche della fretta e che, al momento non vede assessori di Fratelli D’Italia. Alla fine il sindaco Mario Guarente ha preso di petto la situazione e nella tarda serata di venerdì ha deciso comunque di andare avanti anche senza il partito di Giorgia Meloni. Almeno per il momento. Infatti il primo cittadino ha di fatto congelato i posti di Fratelli D’Italia, riservandosi una rimodulazione quando le questioni all’interno del partito saranno dipanate (a tal proposito leggere le dichiarazioni di Guarente nel box a lato).
La giunta era fatta da giorni. Oltre alla questione relativa a Fratelli D’Italia, c’era da dipanare quella interna alla Lega. Chi si aspettava una giunta con nomi nuovi è rimasto deluso. L’esecutivo è formato da Stefania D’Ottavio (Cultura e turismo); Gianmarco Blasi (Bilancio, patrimonio, programmazione, ambiente, energia, sport); Vittoria Tiziana Rotunno (Pari opportunità, Politiche giovanili, Attività produttive, Politiche per l’Infanzia); Massimiliano Di Noia (Viabilità, Servizi informatici, Sicurezza ambienti di Lavoro – Centro storico, Affari legali, Sanzioni amministrative, Fernando Fortunato Picerno (Politiche sociali e Abitative, Bucaletto, Istituti di partecipazione, manutenzioni); Alessandra Sagarese (Pubblica istruzione; Rapporti con Università) e Antonio Vigilante (Urbanistica, Lavori pubblici, Condono e Ricostruzione, Edilizia scolastica). Fa parte del pacchetto anche la presidenza del Consiglio comunale che andrà a Michele Beneventi.
Ovviamente il nodo ora è sapere cosa farà Fratelli D’Italia. Lasciando una porta aperta il primo cittadino, non ha chiuso definitivamente con il partito e aspetta una mossa. Certo ora è capire cosa voteranno in Consiglio. E’ probabile, qualora non dovessero entrare in giunta, che voteranno solo i provvedimenti che riterranno importanti per la città.
E poi, anche se in questo caso c’è un accordo di maggioranza, c’è la questione dell’elezione del Presidente del Consiglio e non è detto che il gruppo voti compatto il prescelto Beneventi. Guarente pertanto, se non risolve la questione, avrà ancora una bella gatta da pelare da qui ai mesi a venire.
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