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Per fermare gli scioperi degli autotrasportatori «il governo deve togliere le accise sul gasolio, consentendo di comprarlo a prezzi inferiori. È una mossa da fare in tempo reale, evitando ogni altro danno». Lo ha affermato Vincenzo Divella, amministratore delegato del pastificio Divella.

Gli autotrasportatori, spiega, «agiscono senza sigle» e attuano «blocchi selvaggi. Una situazione pericolosa, perché se ci sono delle sigle il ministero le convoca, ma senza non si sa a chi rivolgersi». I blocchi degli autotrasportatori «hanno bloccato tutto: da noi sono quattro giorni ormai che non esce merce, né la farina, né la semola né la pasta secca.

Non possiamo più lavorare perché gli stoccaggi che abbiamo nei nostri molini sono tali che possiamo resistere per quattro o cinque giorni, ma poi se non esce la merce dobbiamo bloccare la produzione», dice Divella, che negli stabilimenti del gruppo ogni giorno produce mille tonnellate di pasta secca, 35 tonnellate di pasta fresca e 90 tonnellate di biscotti.

Divella avverte che «dalla prossima settimana la merce comincerà a scarseggiare sugli scaffali e coinvolgerà tutti i prodotti. Si rischia uno stop tecnico dei molini e dei pastifici, perché non uscendo i prodotti non possono immagazzinare quello che viene prodotto. Noi della Divella sabato mattina fermiamo tutti i nostri impianti e mettiamo in ferie il personale».

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Per l’ad del gruppo Divella «le sigle degli autotrasportatori dovrebbero prendere posizione, dovrebbero essere loro gli interlocutori del Ministro». Al momento i blocchi sono attuati soprattutto in Puglia e in Sicilia, «ma temo che presto saranno ovunque. Chi verrà dal Nord in Puglia verrà fermato».“

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