Bianca Rende
3 minuti per la letturaCOSENZA – Cento giorni e qualcosa in più. Tanto è durato a Palazzo dei Bruzi l’alleanza tra il sindaco Franz Caruso e il gruppo di Bianca Rende. L’idillio, quello era finito da tempo. Le immagini dei sorrisi e degli abbracci sui palchi della campagna elettorale per il secondo turno erano state archiviate già pochi giorni dopo la vittoria, quando gli accordi pre-ballottaggio erano stati infranti.
A Bianca Rende era stato proposto un ruolo “di garanzia istituzionale” (testualmente), facilmente individuabile nella presidenza del Consiglio. Incarico poi rivendicato – e con successo – dal Pd. La controfferta (l’ingresso in Giunta di Bianca Rende) venne rispedito al mittente: l’ex candidata a sindaco aveva già detto che non avrebbe assunto ruoli di gestione.
Tuttavia lì non ci fu rottura. Bianca Rende e Francesco Luberto in aula hanno manifestato sostegno alla maggioranza Caruso, ma era chiaro fin da subito che non si sarebbero limitati ad alzare la mano. Si sono quindi susseguite proposte, sollecitazioni, critiche. Le ultime tre in ordine di tempo: sulla nomina di Luigi Incarnato (“scelta inopportuna”), sull’aumento delle indennità (previsto dalla legge, ma “perché non discutere almeno il quantum?”), sulla copertura tardiva delle statue del Mab nei giorni del Carnevale.
Deve esserci stata una critica di troppo, perché da mercoledì sera il gruppo di Bianca Rende è stato estromesso dalla maggioranza.
«Che ci sia una opposizione evidente e schierata, che fa il suo mestiere, è del tutto naturale. Il vero problema politico è, invece, dato da chi dice di voler far parte della maggioranza ma di fatto è diventata la vera opposizione – ha detto il sindaco, nel corso di una riunione della coalizione che era stata convocata per fare il punto sui cento giorni della Giunta – Non è un caso che stasera (ieri, nda) sia assente il gruppo Bianca Rende sindaco, che per me, proprio da stasera è fuori dalla maggioranza. Lo dico con chiarezza perché non accetto che ci siano all’interno della mia maggioranza consiliare espressioni politiche che remano contro a prescindere e che dicano anche cose non vere rispetto a quella che è la reale situazione che stiamo affrontando».
Il sindaco ha aggiunto: «Non posso accettare che chi dice di essere parte della maggioranza, invece di apprezzare il sacrificio che porta avanti la nostra compagine di governo e soprattutto di chi presta gratuitamente servizio per la città, faccia solo critiche strumentali. Non accetto nemmeno che si possa fare critica sulle indennità della Giunta perché si tratta di una legge votata dal Parlamento a stragrande maggioranza e sostenuta dall’Anci nazionale. Questa critica urlata e demagogica, di stampo populista è inaccettabile e dispiace che l’abbia portata avanti non solo un rappresentante del Comune, ma ancora di più un consigliere regionale che ha addirittura affermato che se avessimo rinunciato a questi aumenti avremmo fatto registrare un risparmio di IMU e Tari ai cosentini. Ma costoro le conoscono le leggi? Sanno di cosa parlano? Siamo fuori dal mondo, l’indennità integrativa non incide affatto sul bilancio comunale e quindi non fa risparmiare niente a nessuno. Detto ciò – ha concluso il sindaco – Ribadisco l’esigenza di fare chiarezza. Non posso accettare che ci possano essere mistificazione anche nel ruolo politico che si svolge. Chi vuole stare in maggioranza non può fare opposizione sterile, almeno non lo può fare con me. Per cui, per quanto mi riguarda, stasera si sancisce una chiusura definitiva rispetto al gruppo Bianca Rende Sindaco, che evidentemente non ha assolutamente colto lo spirito del nostro impegno per Cosenza e per i cosentini».
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