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MATERA – Il corso per restauratore a Matera dal 2015/2016.
L’avvio della scuola per l’alta formazione ed il restauro in città sembra essere arrivata ad uno snodo praticamente decisivo e la sottoscrizione del decreto che autorizza l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro alla istituzione e attivazione, in Matera, del Corso di diploma di durata quinquennale in Restauro, equiparato alla Laurea magistrale a ciclo unico, abilitante alla professione di “Restauratore di beni culturali”, è certamente un esempio concreto del passo in avanti che è stato fatto.
Ora è chiaro che per far partire anche il corso materialmente occorrerà il completamento degli adempimenti logistici che hanno frenato di molto negli ultimi mesi la situazione e non hanno permesso alla scuola di essere già pronta per partire con anticipo su questi tempi.
Questa firma costituisce così la conclusione di un lungo e sofferto percorso che ha finalmente raggiunto un reale riconoscimento della professione del restauratore che ha sempre trovato nella formazione offerta dall’Istituto un modello di assoluta eccellenza.
Con tale autorevole atto può oggi essere istituita la sede decentrata di alta formazione di Matera dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro per cui, se saranno risolti alcuni problemi logistici e finanziari, sarà possibile avviare i primi corsi per l’anno accademico 2015-2016 con l’emanazione del bando di selezione a maggio 2015.
“Questa notizia, offerta dal direttore dell’Istituto, arch. Gisella Capponi, – ha dichiarato Raffaello de Ruggieri, presidente della Fondazione Zétema e ispiratore di questa importante opportunità – rappresenta la conclusione di un forte e caparbio impegno per offrire alla città di Matera e alla Basilicata un nuovo e qualificato ruolo in campo culturale. Con tale scelta la nostra città diviene polo di riferimento meridionale e mediterraneo nel settore innovativo della conservazione del patrimonio culturale.
E’ un tassello straordinario di alta qualità scientifica voluto e costruito da molti a cui va il mio sentito ringraziamento, e in particolare alla Regione Basilicata, al Comune di Matera, alla Provincia di Matera, alla Direzione Regionale e alle strutture periferiche del MiBACT, ai direttori dell’ISCR Caterina Bon Valsassina e Gisella Capponi e a quanti hanno vissuto con me questo trepidante e stimolante percorso progettuale primo fra tutti il compianto Michele D’Elia, ispiratore in tempi lontani di un tale obiettivo.
E’ un altro successo che si aggiunge a quello epocale guadagnato con la designazione a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019”.

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